.: Al Consiglio Comunale vorrei dire che...
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Inserito da il Inserito da Antonella Fachin il Lun, 28/09/2009 - 23:37

Sul notiziario settimanale www.arcipelagomilano.org è stato pubblicato un articolo di Maurizio Mottini dal titolo molto significativo.
L'autore conclude con una riflessione importante, quanto ovvia nella sua semplicità: "Una realtà complessa il cui funzionamento è affidato alla civiltà dei cittadini ed allo scrupoloso e costante intervento degli amministratori e dei responsabili dei servizi tecnici della città."

E' vero, i cittadini devono riprendere il proprio ruolo attivo di rispetto delle cose pubbliche e di vigilanza ... ma anche gli amministratori pubblici e i responsabili dei servizi tecnici debbono agire con tempestività, programmazione e lungimiranza.... tutto questo manca a Milano.

Cordiali saluti
Antonella Fachin
Consigliera di zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano
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MANUTENZIONE DELLA CITTA’: UN PROBLEMA DI CIVILTA’

28-9-2009 by Maurizio Mottini 
C’è un ruolo essenziale alla vita delle collettività: la manutenzione delle cose di tutti.
E’ tanto più vero quanto più numerosi sono gli impianti tecnologici di cui è dotata la città, quanto più intenso è l’uso dei manufatti d’interesse collettivo.
Una moderna città ha bisogno sempre di più di una costante e preveggente manutenzione urbana, cioè l’azione costante per rendere vivibile la città da parte di chi ne ha la responsabilità.
Che a Milano ci sia un problema di manutenzione urbana insufficiente è ormai evidente. Se le strade si allagano non appena c’è una pioggia è evidente che la manutenzione delle caditoie e degli scarichi è insufficiente. Che spesso in città dopo pioggia o neve, si debba riscontrare un numero eccessivo di buche nelle strade, e non solo in periferia, è ormai luogo comune. Ma soprattutto è grave la lentezza degli interventi riparatori. C’è naturalmente qualche isola di buona qualità. Il “Parco delle cave” o “Il Bosco in città” sono esempi lodevoli. Ma dovuti ad associazioni private e non all’Amministrazione pubblica.
Stendiamo un pietoso velo sullo stato manutentivo delle scuole e di molte strutture pubbliche (certe stazioni del Metro in periferia fanno paura!)
E non parliamo della pulizia di strade e giardini! Milano è sporca. Si è accorto del problema anche Berlusconi, pur tutto preso dai suoi continui traslochi tra le ville di proprietà e gli uffici della Presidenza del Consiglio (anche se le cronache parlano sempre di Palazzo Grazioli e raramente di Palazzo Chigi).
Insomma a Milano la manutenzione latita mentre non di rado si vedono lavori stradali persino eccessivi, com’è il caso delle rotonde che si stanno diffondendo in città per regolamentare il traffico negli incroci stradali. Si deve essere contro le ronde ma non contro le rotonde, per carità!
Tuttavia una qualche osservazione è lecito farla. Solitamente si nota che attorno all’aiuola, posta centralmente per organizzare la rotonda, viene sempre collocata una corona spesso in blocchetti di porfido, prima della sede asfaltata. A cosa serva questa corona assai costosa non è dato di sapere, che renda più difficile la manutenzione è ormai assodato stante la frequenza con la quale i blocchetti di porfido si muovono per le sollecitazioni delle auto in curva.
Qual è lo scopo allora? Credo che sia l’antipatia per la manutenzione normale, ordinaria, quotidiana. Se c’è un problema meglio rifare, rimodellare, fare qualcosa di nuovo. Se costa di più è meglio.
Gli esempi possibili sono infiniti, dal verde (ma i tappezzanti vanno sempre bene dappertutto?) all’arredo urbano, dalle strade ai marciapiedi, per non parlare della varietà degli impianti dell’illuminazione pubblica. Ma soprattutto l’infinita serie di pali che costellano i marciapiedi di tutta la città.
Ogni incrocio importante ha una serie infinita di pali per i semafori. Ogni indicazione segnaletica deve avere un proprio palo autonomo, indipendente. Che siano messi apposta per intralciare i movimenti dei pedoni, delle carrozzine dei piccoli o dei disabili? Sembra proprio che sia così. Infatti non c’è una ragione se non la caparbia volontà di rifiutare una normale procedura di coordinata manutenzione urbana, per lasciare mano libera ai più diversi settori comunali che si sbizzarriscono nell’inventare le soluzioni nuove più assurde.
Per vedere come si potrebbe fare meglio a volte basta pochissimo. Basta superare i confini amministrativi del Comune e vedere come si presentano le strade, i marciapiedi, il verde e l’arredo urbano nei Comuni adiacenti a Milano.
Perché non è possibile fare come fanno quei Comuni?
Ma c’è anche un altro aspetto della manutenzione che è importante, anzi essenziale, per la sicurezza dei cittadini. E’ la manutenzione dei mezzi di trasporto pubblico. A Milano la sequela di incidenti di tram della gloriosa ATM, che da mesi si susseguono, sembra abbiano proprio origine nella scarsa manutenzione.

Più in generale dobbiamo avere la consapevolezza che viviamo in una realtà tecnologicamente evoluta ma anche fragile. Quanti sono gli apparati di servizi essenziali (telefoni, acquedotto, illuminazione pubblica, impianti di irrigazione) che in città sono esposti al vandalismo?
Una realtà complessa il cui funzionamento è affidato alla civiltà dei cittadini ed allo scrupoloso e costante intervento degli amministratori e dei responsabili dei servizi tecnici della città.

Maurizio Mottini
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Inserito da il Inserito da Ciro Bonacci il Mer, 23/09/2009 - 14:45

Siamo in prossimità dei mesi freddi e ancora una volta devo denunciare, senza peraltro aver ricevuto finora nessuna spiegazione chiara nè dall'amministrazione comunale nè dai partiti di opposizione, perchè noi che abitiamo in Via padova ai civici 389 393 e 395 non possiamo usufruire come tutti i cittadini del comune di milano della rete del gas metano. Siamo costretti a pagare alla Liquigas per la fornitura del gas un importo esorbitante per il costo del gas ben 3,60 euro più IVA al metro cubo contro i 0,60 del gas metano. Ho anche scritto al sindaco Moratti che a sua volta ha girato la cosa all'assessore Simini, che a sua volta ha girato ad un suo collaboratore che alla fine mi ha liquidato dicendomi che i lavori per far arrivare il metano li sono a carico nostro xchè devono passare da una strada privata, che privata non è xchè non è di nessuno, ho cercato di far capire in tutti i modi a questo signore che noi chiediamo il metano per i palazzi posti in via padova e non nella strada privata ma ahimè a distanza di un anno e più tutto tace e nessuno ci da una mano neanche i partiti di opposizione, nel frattempo per i mesi invernali continuiamo a pagare bollette che si aggirano intorno a 500/600 euro a bimestre. Visto che questo è un forum che dovrebbe essere letto da chi governa la nostra città, spero che qualcuno mi dia qualche spiegazione e si renda conto dei veri problemi dei cittadini e che non esiste solo l'EXPO 2015.
Eppure la maggioranza degli abitanti di Cascina Gobba paga regolarmente le tasse!

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Inserito da il Inserito da Alessandro Rizzo il Mer, 16/09/2009 - 00:27

Gli studenti dei civici licei serali chiedono di continuare a studiare,di mantenere in vita la scuola.

La Moioli, come il Ministro Gelmini, pensa solo a tagliare e vuole chiudere i licei serali;trasferisce la sede dei corsi dei due corsi ancora attivi (le 2 classi V) e chiude la segreteria, in modo da rendere più difficile le iscrizioni che ancora in questi giorni possono arrivare (come sempre accade per i corsi serali).

Gli studenti,dopo un’assemblea,decidono di occupare simbolicamente l’istituto, senza ostacolare la lezione degli altri corsi che si trovano nella scuola. Infatti, quando la polizia arriva alle 7,30 di questa mattina trova gli studenti che con le scope stanno pulendo l’atrio.

E’ una immagine emblematica della politica di questa giunta e dell’Assessore che si ammantano di sensibilità al “sociale” ma non esitano a mandare la polizia per sgomberare dei ragazzi che vogliono studiare e chiedono di tenere aperta una scuola.

In questi tempi di crisi economica e sociale si dovrebbe investire nella scuola e nell’istruzione: senza di ciò il nostro paese non può sperare di rilanciare il suo sviluppo.

La giunta di Milano,ed in prima fila il suo assessore Moioli, invece, in perfetta sintonia con il Governo Berlusconi, pensano solo a tagliare fondi e personale, così come è stato per asili nido e scuole materne.

Non mancheremo di porre nelle sedi istituzionali il problema e non faremo mancare il sostegno alle eventuali nuove iniziative di lotta che studenti e personale vorranno intraprendere

I Consiglieri Comunali

Merlin Vladimiro- Rifondazione Comunista

Basilio Rizzo-lista uniti con Dario Fò

Giuseppe Landonio-Gruppo misto-Sinistra Democratica

Massimo Gatti-Consigliere Provinciale  L’altra Provincia-PRC-PDCI-

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Dom, 13/09/2009 - 18:41

Dal sito Web del Comune di Milano:

Il "made in Milano" a Incheon

Palazzo Marino in missione in Corea

Il Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri e tre consiglieri faranno parte della delegazione italiana guidata dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il ministro Franco Frattini

Milano, 13 settembre 2009 – Il Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri guiderà, il 14 e il 15 settembre, la delegazione di tre Consiglieri invitati dalla Municipalità di Incheon per la visita ufficiale del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in Corea e per la cerimonia di apertura del Distretto Culturale Milano Design City.

L'inaugurazione dell'area, con l'Assessore Finazzer Flory e i Consiglieri comunali, vedrà presenti Fiera Milano e le principali eccellenze culturali milanesi, la Triennale, il Piccolo Teatro, il Museo della Scienza e della Tecnologia, l'Accademia del Teatro alla Scala, il Conservatorio di Musica "Giuseppe Verdi", l'Istituto Europeo di Design, il Centro Sperimentale di Cinematografia e la Scuola Politecnica di Design.

Il programma della missione (composta dal Presidente Palmeri, dal Vice Presidente Andrea Fanzago e dai Presidenti delle Commissioni Cultura Michele Mardegan e Pari Opportunità Ines Quartieri) prevede anche la visita alla realizzazione Prada Trasformer insieme al Ministro Frattini, l'intervento alla Ewha Women University di Seoul, l'inaugurazione della nuova sede dell'Ambasciata italiana, la visita all'Istituto italiano di cultura, la presentazione della Free Economic Zone e l'incontro con il Consiglio comunale di Incheon.

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Inserito da il Inserito da Fabrizio Pallotta il Gio, 10/09/2009 - 22:38
Egr. Sigg. del Consiglio Comunale e Gent.ma Dott.ssa Moratti.

Ho letto quasi tutte le discussioni postate in questo forum che, devo dire, è ben curato, seguito e manutenuto. Discussioni disparate, interventi più o meno sentiti, questioni più o meno pregnanti, ma tutte, proprio tutte, hanno in comune due aspetti:

1 - I suggerimenti arrivano dai cittadini quando non ne possono più di notare, osservare, ingoiar rospi di situazioni pericolose, noiose, difficili, insensate. Ma se tali lamentele, suggerimenti e quantaltro arrivano dopo molto tempo che il problema è nato, significa che:
     
      A - Le istituzioni non hanno notato il problema. Ma il territorio chi e come dovrebbe controllarlo?
      B - Non lo vogliono o non lo sanno risolvere. Se il problema resta è perchè non c'è la volontà o l'interesse per risolverlo.

2 - I problemi, fondamentalmente, sono sempre gli stessi.
     In primis questo conferma i punti A e B di cui sopra, secondariamente evidenzia il vero malessere di Milano, che rispecchia quello dell'intero Paese. La classe politica di oggi parla, parla, parla, ma non risolve. Certamente crea,
     ma crea male e prevalentemente per interesse. Ove esso non c'è, il nulla, l'assenza, la negazione dello spirito della politica stessa.

I ROM - I WRITERS - LE CARCERI - GLI IMMIGRATI - LE TASSE - IL TRAFFICO - LA CRIMINALITA' - I TRASPORTI - IL DEGRADO URBANO - RUMORI E SCHIAMAZZI - PULIZIA DELLE STRADE

11 (undici), problemi, non 111.111.111. Undici...undici. Certo, uno può pesarne come centomila, ma è anche vero che il lavoro del politico è stato scelto, nessuno lo impone. Altrimenti, meglio giocare a figurine.

Ora, Carl Popper sosteneva che la politica è esperimento e che ogni idea non può esser dimostrata se non dai fatti. Mi chiedo pertanto perchè il Sindaco di Milano, cioè il capoluogo di una delle 5 Regioni che trainano l'economia europea, di una Regione che da sola è più forte della Svizzera, non abbia il potere di dire: "mi avete rotto le palle, ora si fa come dico io!!!!. Se sbaglio mettetemi alla gogna, ma se ho ragione cominciate a correre.
Ho la soluzione per i problemi, fatemi lavorare". Se risolve è più bravo degli altri, se sbaglia, nessuna pietà, deve uscire per sempre dalla politica italiana.

Questo, signori miei, E' avere le palle e tirarle fuori. Nessuna volgarità né illazione per carità, non mettiamola sul...politico. Oggi c'è la Moratti, domani un altro, magari di un'altra sponda, non cambia niente. E' l'idea a cui segue l'azione che conta. E' la figura di un politico VERAMENTE forte che manca, a Milano come all'Italia, un politico che abbia le palle per andare contro tutti giocandosi tutto.

Le idee le abbiamo tutti, magari tutte diverse. Pochi quelli che le attuano. Ma finchè sono cittadini, passi pure, non hanno preso impegni in prima persona e se non partecipano, non agiscono, si meritano ciò che hanno; ma quando si tratta di politici no, non c'è scusa che tenga. Hai scelto di fare il politico, per cui TIRA FUORI LE PALLE E MIGLIORA MILANO, LA NOSTRA CITTA'.

Con il cuore,
Fabrizio Pallotta.

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mer, 09/09/2009 - 16:36

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

CONSIGLIO COMUNALE. PRESIDENTE PALMERI: “A OTTOBRE SEDUTA STRAORDINARIA SU IMMIGRAZIONE

Milano, 9 settembre 2009 – “A ottobre dovrà tenersi un Consiglio comunale monotematico sull’immigrazione a Milano, con la partecipazione di rappresentanti di altre istituzioni nazionali e locali e del privato sociale impegnati nelle attività di mediazione culturale”.
Lo ha detto il Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri, precisando che “la richiesta, presentata ai sensi dello Statuto e del Regolamento, è stata sottoscritta da 19 consiglieri sia di maggioranza sia di opposizione. La Conferenza dei Capigruppo, che ho convocato per domani per programmare i prossimi lavori consiliari, dovrà esprimersi anche sulla calendarizzazione di un dibattito in Aula su un tema di grande rilevanza per l’attuale vita della città e il suo sviluppo futuro”.

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Inserito da il Inserito da Alessandro Rizzo il Mar, 08/09/2009 - 15:26

COMUNICATO DEI CONSIGLIERI COMUNALI

GIOVANNI COLOMBO E BASILIO RIZZO

LA LOTTA PAGA. HA VINTO IL LAVORO

PROPONIAMO PER I LAVORATORI IL CONFERIMENTO DELLA MASSIMA ONORIFICENZA CITTADINA

Bisogna avere speranza. La speranza è la decisione militante di vivere con la certezza che non abbiamo esaurito tutti i possibili se non tentiamo l'impossibile. Questo è il grande insegnamento che trasmettono all'intera città gli operai dell'INSEE.
Hanno lottato con tutte le loro forze, hanno tentato quello che ormai sembrava l'impossibile e alla fine ce l'hanno fatta a raggiungere un bel possibile, cioè  a salvare l'azienda e i posti di lavori. La loro lotta di 14 mesi, culminata nella settimana di passione dei cinque operai sulla gru con i 40 gradi d'agosto, non è l'amarcord di una Milano in tuta blu che da vent'anni non c'è più bensì un esempio di dignità, forza, tenacia che indica  a tutti la maniera giusta con cui costruire il nostro futuro.
Ci vuole l'attaccamento per il lavoro. E’ intollerabile che, dopo secoli di lotte per il riconoscimento del valore del lavoro umano, culminate nel nostro Paese nella proclamazione di una Repubblica che si dice «fondata sul lavoro», e in particolare a Milano, per antonomasia "la città del lavoro", il lavoro umano venga considerato poco o nulla, e tornino invece a prevalere le appartenenze sociali e i privilegi, le rendite e il parassitismo, la furbizia e l’apparenza. Gli operai dell' INSEE è come se ci mandassero a dire:  «signore e signori, lo spettacolo è finito, torniamo al lavoro».
Perché è solo il lavoro umano che sa trasformare la materia in fonte di vita, il fango in case, la pietra in opera d’arte, il desiderio di armonia in leggi giuste.
Per queste ragioni proponiamo fin d'ora che agli operai dell' INSEE venga attribuita il prossimo 7 dicembre la massima onorificenza cittadina, l'Ambrogino d'oro. Sarebbe questo anche il modo da parte dell'Amministrazione Comunale per rimediare, almeno in parte, alla colpevole indifferenza con cui ha seguito l'intera vicenda.

Milano, 12 agosto 2009

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Lun, 07/09/2009 - 09:17

Da milano.corriere.it:

più posti auto del previsto, o posti auto edificati su un’area diversa da quella stabilita

Box «fuorilegge», arriva la sanatoria

Il Comune pronto a condonare quattro parcheggi sotterranei. «Precedente pericoloso»

MILANO - L’operazione del Comune è spiegata nell’intestazione del documento: «Parcheggio ogget­to di sanatoria». Segue elenco dei quattro box interrati «resi­denziali » che non rispettano le indicazioni del Piano urbano parcheggi (Pup) perché realiz­zati con «numero di posti au­to » superiore e su «un’area di­versa da quella prevista» (le va­rianti ai progetti sono sempre per eccesso). Accertate le incon­gruenze, l’assessorato ai Lavori pubblici ha chiesto all’Avvoca­tura un parere sulla possibilità di condonare gli autosilos di via Lucerna, via Riccione, via Valsesia Est e Ovest. Una rispo­sta positiva di massima è arriva­ta in un vertice tra assessori: ora va definito il passaggio am­ministrativo (in consiglio, in giunta o con atto dirigenziale). Insorge l’opposizione: «Perché i Comitati di vigilanza non si so­no accorti di nulla?». Il consi­gliere dei Verdi, Enrico Fedri­ghini, presenta oggi un’interro­gazione all’assessore Bruno Si­mini: «Un’eventuale procedura di condono o sanatoria costitui­sce un precedente in grado di incidere negativamente sulla credibilità e la sostanziale tra­sparenza » delle procedure. Dun­que? «Fermiamoci. E apriamo una commissione sui box». Allegato O della richiesta di sanatoria, sesta colonna. Titolo: «Coerenza con Pup della varian­te». È il nodo. La «coerenza» tra quanto stabilisce il Piano e le ca­ratteristiche modificate e ora definitive dell’autosilo.

Primo caso, via Lucerna: la superficie è passata da 2.605 a 3.369 metri quadri e i 174 parcheggi iniziali sono diventati 226, nonostante il documento d’inquadramento prevedeva un’area «meno este­sa» e 200 posti al massimo. Lo stesso discorso vale per i box in via Valsesia Est e Ovest (da 121 a 200, invece di 150) e via Riccione (da 98 a 238 posti grazie un ritocco della convenzione che ha concesso due piani in più). E la coerenza? «I dati di va­riante — si legge nel documen­to — sono coerenti con lo stu­dio aggiornato del fabbisogno di posti» fatto dall’Agenzia per la Mobilità. In tutti e quattro i casi. In sostanza, Milano ha più fame di box oggi rispetto al­l’epoca Albertini. È la tesi che giustifica il condono: i parcheg­gi sono più grandi del previsto, ma servono così. Il business dei box sotterra­nei (un giro d’affari da un mi­liardo e mezzo di euro per co­struire 60 mila posti auto) ven­ne sbloccato dall’ex sindaco e commissario straordinario Ga­briele Albertini.

La città è stata disseminata di crateri prima e di contenziosi poi: ci sono can­tieri che hanno danneggiato i palazzi, prezzi lievitati tra inizio e fine dei lavori, rogiti bloccati. Un caos edile e burocratico. Scoppiato nonostante ogni au­tosilo sia stato controllato da un Comitato di vigilanza com­posto da due dipendenti scelti dal Comune tra i tecnici del set­tore Parcheggi: indicati da Pa­lazzo Marino, sì, ma pagati «di­rettamente» dai costruttori, senza alcun filtro amministrati­vo. Il sistema delle verifiche ha funzionato così fino al dicem­bre 2006, quando la giunta Mo­ratti ha «sospeso» le nomine se­condo le regole di Albertini. Ora è arrivata un’altra stret­ta. Gli indirizzi per la nomina dei Comitati sono stati approva­ti in giunta il 31 luglio e la deli­bera risolve i «profili problema­tici» individuati nella preceden­te gestione: i nuovi componen­ti non saranno più scelti nel set­tore Parcheggi ma presi — a ro­tazione — tra tutti i dipendenti iscritti a un albo istituito nel set­tore Risorse umane; l’onorario non sarà versato dai concessio­nari nei conti in banca dei cu­stodi, ma transiterà prima nelle casse di Palazzo Marino (ecco­lo, il filtro). E, infine, il compen­so sarà «fisso e invariabile», cal­colato «al momento dell’affida­mento dell’incarico».

Viene pre­cisato perché ogni variante al progetto, in passato, faceva lie­vitare lo stipendio del controllo­re. Curioso, no? Un bonus per ogni box aggiunto. Sarà un ca­so, ma i posti sono aumentati. Conclude il consigliere Fedri­ghini: «La giunta faccia definiti­vamente chiarezza e pubblichi l’elenco del personale che ha fatto parte dei Comitati tra il 2001 e il 2006. Indichi emolu­menti, varianti approvate ed eventuali modifiche progettua­li non autorizzate».

Armando Stella
07 settembre 2009

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Inserito da il Inserito da Alessandro Rizzo il Dom, 06/09/2009 - 09:47

Oggetto: Direzione Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi.

A seguito della mancata conferma del direttore Maurizio Schmidt e della messa a bando dell’incarico di direzione della Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi (apparso sul sito della Fondazione Suole Civiche il 21 luglio con scadenza il 7 settembre!), i docenti di ruolo e a contratto della scuola stessa, assieme al personale non docente si sono auto-convocati in un’affollata assemblea, con la partecipazione di numerosi studenti, e hanno espresso le seguenti posizioni. 

- La scelta, operata da un consiglio di amministrazione scaduto da diversi mesi, di interrompere il percorso pedagogico e culturale avviato con successo da Maurizio Schmidt -anche in continuità con l’operato del direttore precedente, Massimo Navone- e di farlo con questi tempi e modi, rivela una totale insensibilità e scarsa consapevolezza delle necessità didattiche e operative della Scuola (forti preoccupazioni in proposito erano già state espresse per iscritto dal Consiglio di Dipartimento in data14/7). 

Il senso stesso del “bando” è inoltre compromesso dalla durata dell’incarico prospettato: una sola annualità. Il rinnovo o la revoca di anno in anno degli incarichi costituisce del resto una delle pratiche discutibili che caratterizzano l’operato della Fondazione Scuole Civiche.

- La specificità della Paolo Grassi è sempre stata quella di integrare una didattica avanzata e applicata a diverse professionalità con la testimonianza culturale nella città e una presenza attiva nel sistema teatrale, finalizzata alla ricerca e al rinnovamento generazionale.
L’attività degli ultimi due anni – il periodo di direzione di Schmidt – ha accentuato positivamente queste caratteristiche (didattiche, pedagogiche, culturali e di ricerca), allargando l’offerta formativa e le collaborazioni cittadine, nazionali e internazionali tanto in collegamento con l’attività didattica che attraverso progetti speciali. Negli ultimi anni la Paolo Grassi ha aumentato in conseguenza le esperienze, le opportunità e la stessa visibilità degli studenti. A fianco dei corsi per attori, registi, drammaturghi, organizzatori, tecnici della scena e performer di teatrodanza si sono sviluppate innovative iniziative di formazione continua avanzata per professionisti,
Questa linea di lavoro ha portato a concretizzare una rete diffusa di collaborazioni:
in area milanese e lombarda: con il Comune di Milano-Settore Spettacolo e Biblioteche, la Provincia di Milano e la Casa delle Culture del Mondo, la Regione Lombardia, la Fondazione Cariplo, i principali teatri milanesi (fra cui i teatri di innovazione coinvolti nel progetto Previsioni – CRT, LItta, Out Off, Ringhiera, Sala Fontana, Verdi - il Piccolo Teatro, il Teatro dell’Elfo, il Franco Parenti, il Paolo Pini), la RAI, l’AGIS, il Centre Culturel Francais, organizzazioni come l’ARCI, la Fondazione Biblioteca di via Senato, Uovo, il FAI, le Università Statale e Politecnico, la Fondazione Culturale di Gallarate, numerose Scuole Medie Superiori in tutto il territorio regionale, la Coop e la 220;
a livello nazionale: la Fondazione di Venezia, la Biennale di Venezia Settore Danza e Settore Teatro, i festival Armunia di Castiglioncello, la Fondazione Piemonte-Europa per il Festival delle Ville Sabaude, il Festival del Teatro Romano di Trieste, Castel dei Mondi di Andria e Castel del Monte, Settembre al Borgo di Caserta; i circuiti Arteven, Fondazione Circuito Teatrale del Piemonte e Amat, la Fondazione Nuovi Mecenati, il Centro Santa Chiara di Trento, Teatri Uniti di Napoli, La Vicaria di Palermo, Benetton; tra le scuole italiane l’Accademia Nico Pepe di Udine, l’Accademia dei Filodrammatici di Milano
a livello internazionale: le scuole della rete informale mediterranea Olive e in particolare l’Accademia di Belgrado, il Konservatorium di Vienna, l’Istitut d’Art Dramatique di Bruxelles, il NAFTIZ di Sofia, l’Università di Corsica, l’Accademia d’arte di Croazia, l’Ashtar Theatre di Ramallah, l’Università Nazionale di Bucarest, l’AGRFT di Slovenia, l’Università Teatrale di Macedonia, l’Accademia Nazionale PWST di Cracovia, la Manufakture di Losanna, l’Università Teatrale di Tampere, l’AIDAS di Montreuil-Parigi, il Performing arts Studio di Tel Aviv, la Escuela Nacional de Actores de Canarias; inoltre: l’Istituto Italiano di Cultura di Cracovia, il Festival di Avignone Off, il Festival Un Automne a Tisser col Theatre l’Epée de Bois-Cartoucherie di Vincennes (Parigi). L’apertura internazionale ha riguardato parallelamente anche il corpo docente che ha visto integrarsi negli ultimi tre anni della partecipazione di Emio Greco, Cesc Gelabert, Lucinda Childs, Yasmeen Godder, Jean Claude Penchenat, Mario Gonzalez, Erhard Stiefel, Roy Maliach, Jozef Opalski per citarne solo alcuni. 

- Tale attività (che ha coinvolto 140 iscritti annualmente ai corsi di base e 200 c.ca ai nuovi corsi propedeutici e di formazione avanzata, 26 docenti di ruolo, 94 docenti a contratto e 13 collaboratori non docenti), ha parallelamente favorito un’azione di autofinanziamento senza precedenti. Nei due anni di gestione del direttore Schmidt, fiancheggiato da un ufficio sviluppo creato ad hoc, sono stati reperiti a livello pubblico e privato e attraverso l’iscrizioni ai nuovi corsi, risorse straordinarie per c.ca € 475.000,00 (cui vanno aggiunti i costi direttamente assunti dalle organizzazioni collaboranti), oltre ad altri € 245.000,00 c.ca proiettati sul prossimo anno accademico (se i progetti potranno proseguire), per un totale di € 720.000,00. Vanno inoltre considerate le domande di contributo ad enti pubblici e privati di cui si attendono tuttora gli esiti e le ulteriori potenziali ipotesi di sviluppo 
La strada dell’autofinanziamento oltre ad essere auspicata dall’identità delle Scuole Civiche di Milano in quanto Fondazione “di Partecipazione”, risulta obbligata in collegamento con la contrazione dei contributi comunali in atto.

- A fronte di risultati di tale positività appare a maggior ragione incomprensibile la scelta di FSC che interrompe questo percorso.
Docenti, non docenti e studenti presenti all’assemblea auto-convocata, hanno conseguentemente chiesto a Maurizio Schmidt di ricandidarsi alla direzione della Scuola, riproponendo un progetto che è in fase avanzata ed è fortemente condiviso. Si riservano parallelamente di mettere in atto tutte le opportune iniziative di appoggio e diffusione della sua candidature a delle posizioni espresse.

Docenti, non docenti e studenti 
riuniti in assemblea auto-convocata del 23/7

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Inserito da il Inserito da Cittadino Anonimizzato a posteriori il Ven, 04/09/2009 - 00:28

Scrivo quì, anche per riunire alcune tematiche trattate in discussioni sparse in partecipaMi,  mie considerazioni parziali sull ' operato del comune :

Cantiere piazza 24 maggio : quanto ci vuole ancora per finire i lavori ?

Darsena : iniziano finalmente i lavori per il parcheggio e la riqualificazione della zona ?

Nuove piantumazioni : riusciranno i tecnici a lavorare con la dovuta qualità per evitare la morte di piante da poco piantate ?

Raggi verdi e piste ciclabili : ma non è che si trattava di uno scherzo e i raggi verdi sarebbero dei laser ? E in genere quanto si deve aspettare per rendere ciclabile la città e il suo territorio ? Se e quando la situazione si sbloccherà , si potrebbero sperimentare delle coperture trasparenti ed esteticamente gradevoli - anche per alcuni marciapiedi - per invogliare più persone a usare la bici o andare a piedi anche nella cosiddetta brutta stagione   , e studiate in modo tale da non trasformarsi in forni nei mesi più caldi .  In www.alterenergia.it/Architettura.htm ci sono esempi di celle fotovoltaiche semitrasparenti : si scorra fino a " moduli cristallini con celle semitrasparenti " .

Metropolitane : dopo il rinvio a data imprecisata di M6 , secondo un articolo di repubblica di qualche giorno fa anche M4 sarebbe a rischio - almeno in parte - per il 2015 . E i prolungamenti di M2 ed M3 a che punto sarebbero ? Intanto su www.urbanfile.it e nel forum italiano di www.skyscrapercity.com sono apparsi progetti di 10 linee entro il 2030 ( ehm , non sarebbe meglio 12 entro il 2025 ? ) e di una circle line che però sarebbe in parte formata da una tramvia , cosa che secondo me sarebbe un grande errore anche perché occorrerebbe fare almeno un cambio per percorrere l ' intera tratta .
Ad ogni modo spero che si tratti di linee " pesanti " ( cioè con treni e banchine lunghi come in M1 M2 ed M3 )  anche perché sarebbe molto più agevole così destinare la prima o l ' ultima carrozza di ogni convoglio ( cosa da fare anche per le attuali linee , e le linee S ) al trasporto anche o soltanto delle biciclette , senza alcun limite di orario ma tuttalpiù con un sovrapprezzo ragionevole .

Expo : il tema non è solo nutrire il pianeta ma anche energia per la vita : si riuscirà per quella data a potenziare l ' approvvigionamento energetico da fonti pulite e rinnovabili , oltre che trovare di concerto soluzioni al problema della fame nel mondo ? Risegnalo www.genitronsviluppo.com .

Immigrazione e integrazione : anche io sono favorevole a concedere agli immigrati il diritto di voto e candidatura alle lezioni locali , anzi per me ogni straniero in Italia per 24 mesi di fila dovrebbe poter ottenere la piena cittadinanza previa richiesta e il superamento di un esame di lingua italiana nonché di valutazione morale ( cioè non darei la cittadinanza a sostenitori e praticanti la sharia o l ' infibulazione , ecc... ) .

Sicurezza : per me vanno bene i volontari per la sicurezza - si chiamino anche rondisti - purché disarmati  , sottoposti precedentemente a un test che verifichi non si tratti di soggetti violenti o xenofobi , aperti anche alle donne  e agli immigrati e alle immigrate .  

E-democracy : il comune non potrebbe favorirla , affiggendo dei manifesti che pubblicizzino partecipaMi e invitando appunto la cittadinanza  a parteciparvi  ?
Deve farlo secondo me .

Riapertura dei navigli : non interessa più a nessuno ? Oppure  - tutti convinti che si tratterebbe di un ' impresa molto difficile e costosa - ci si vorrebbe limitare a riaprire brevi tratti dal valore più che altro simbolico , e magari per dare un misero contentino ai fans dei navigli ?

Ecopass : senza volermi dilungare troppo , sostengo che vada fatto pagare solo a chi viene da fuori e non dai residenti , e in tutta l ' area compresa nelle attuali tangenziali . Un po' come proponeva Filippo Penati ( aumento dei pedaggi in entrata a Milano ) . Un po' simile ma non del tutto ( si veda l ' apposita discussione ) .

Per chiudere , mi pare che per quanto riguarda i progetti più impegnativi il comune talora per mascherare le proprie inadempienze si lanci in ulteriori nuovi progetti sulla carta , giocando al piccolo grande illusionista coi cittadini che seguono queste questioni : bene 10 linee di metrò entro il 2030 , ancora meglio 12 nel 2025 , ma intanto non si potrebbe riprendere e rispettare il programma di 6 linee entro il 2015 ? I fondi necessari - per chi è almeno un po' pacifista - dovrebbero e potrebbero essere trovati per esempio tra quei circa 13 miliardi di euro che il governo vorrebbe usare per comprare dei caccia militari . Penso invece che il governo anziché considerare Milano e la Lombardia come un suo feudo vitalizio debba mantenere fede agli impegni presi anche con queste zone , senza abusare all  ' infinito della fiducia e della pazienza anche dei suoi elettori . Chissà che questi ultimi non decidano di riservare delle sorprese non più  favorevoli a pdl-lega , nonostante le previsioni.

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