.: Milano Expo 2015
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Inserito da il Inserito da Gianni Bianchi il Ven, 27/11/2009 - 14:25

Comune di Milano - Assessorato allo Sviluppo del Territorio

Centro Studi PIM

Politecnico di Milano - Laboratorio Multiplicity.lab

Comitato Cascine Milano 2015

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LE CASCINE DI MILANO

Verso e oltre l'Expo 2015

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Salone d'onore, Triennale di Milano, Viale Alemagna 6

Martedì, 1 dicembre 2009, dalle 14.30 alle 18.30

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Introduce e modera:

Riccardo Bonacina, Presidente Gruppo Vita

h. 14.30

Verso l'Expo 2015: Milano laboratorio di sostenibilità e cittadinanza

Intervengono:

Letizia Moratti, Sindaco di Milano

Carlo Masseroli, Assessore allo Sviluppo del Territorio, Comune di Milano

Lucio Stanca, Amministratore Delegato Società Expo 2015

Stefano Boeri, Politecnico Milano

h.15.30

CASCINE EXPO 2015, un progetto di valorizzazione delle cascine pubbliche milanesi, 

(promosso dal Comune di Milano e dal Centro Studi PIM, a cura di Multiplicity.lab-DiAP, Politecnico di Milano, 

con la collaborazione di Coldiretti, Consorzio Sir, Slow Food, Vita)

Introduce:

Franco Sacchi, Direttore Centro Studi PIM

Presenta il progetto:

Salvatore Porcaro, Multiplicity.lab, responsabile del progetto Cascine Expo 2015

Ne parlano:

Roberto Burdese, Presidente di Slow Food Italia

Sergio Marini, Presidente nazionale Coldiretti

Giovanni Terzi, Assessore alle Attività produttive, Politiche del Lavoro e dell'Occupazione, Comune di Milano

h. 16:30

Il Comitato Cascine Milano 2015, per fare rete e mettere in comune saperi e pratiche

Presenta il comitato:

Umberto Zandrini, Consorzio SIR/CGM

Raccontano la realtà delle cascine pubbliche milanesi: 

Francesco Allemano, coop. sociale Il Fontanile e coop. sociale Viridalia, Cascina Biblioteca; 

Suor Ancilla Beretta, associazione Nocetum: Cascina Corte San Giacomo; 

Gianni Bianchi, associazione Amici della Cascina Linterno, Cascina Linterno; 

Natalina Invernizzi Campi, agricoltore: Cascina Rizzardi; 

Don Virginio Colmegna, Ceas: Cassinetta San Gregorio; 

Anna Detheridge, Immaginare Parco sud-Parco delle risaie,  

Don Antonio Mazzi, Fondazione Exodus, Cascina Molino Torrette; 

Gianpaolo Papetti, agricoltore: Cascina Basmetto; 

Don Gino Rigoldi, Comunità Nuova, Cascina Cassinazza; 

Beniamino Saibene, associazione Esterni: Cascina Cuccagna.  

http://www.cascinemilano2015.org/

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mar, 24/11/2009 - 22:39

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

EXPO 2015. MORATTI: “AL VIA IL COMITATO DI COORDINAMENTO”

Milano, 24 novembre 2009 – “Sarà un Comitato flessibile che unisce i diversi Ministeri e i più importanti attori istituzionali della vita socio-economica del Paese perché l’EXPO 2015 possa essere sempre più partecipato e raggiungere gli obiettivi che si è dato. Grazie al Comitato sarà più semplice concordare con tutti i protagonisti le decisioni per realizzare le attività connesse all’evento. Expo 2015 ha conquistato il mondo, con questo nuovo strumento, tutta l’Italia sarà e si sentirà parte di questo evento”.

Lo ha detto il Commissario Straordinario del Governo per l’Expo 2015, Letizia Moratti, a Parigi, all’assemblea generale del Bie, Bureau International des Expositions, dove ha annunciato di aver firmato il decreto per la costituzione del  Coem, il Comitato di Coordinamento di Expo 2015, da lei presieduto.
La struttura, istituita dal decreto del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi del 22 ottobre 2008, avrà il compito di individuare e coinvolgere i soggetti interessati a Expo, a livello sociale, culturale e produttivo, per condividere e realizzare iniziative legate all’evento.

Il Comitato di Coordinamento di Expo 2015 sarà formato da:
- Il Ministro degli Affari Esteri
- Il Ministro dell'Interno
- Il Ministro dell'Economia e delle finanze
- Il Ministro per lo Sviluppo Economico
- Il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali
- Il Ministro dell'Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare
- Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti
- Il Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca
- Il Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali
- Il Ministro per i Beni e le Attività Culturali
- ll Capo del Dipartimento della Protezione Civile
- Il Presidente dell'Anci
- Il Presidente della Regione Lombardia
- Il Presidente della Provincia di Milano
- Il presidente dell'Upi Lombardia
- L'amministratore delegato della Società Expo 2015 S.p.A
   e da altri Ministri coinvolti nelle diverse iniziative.

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Lun, 23/11/2009 - 22:33

Dal sito Web del Comune di Milano:

Riconoscimenti

Medaglia dei benemeriti al Sindaco

Il Corpo Consolare di Milano e della Lombardia ha premiato Letizia Moratti per l’impegno profuso e la forte determinazione con cui ha promosso e sostenuto la candidatura di Milano per l’Expo

Milano, 23 novembre 2009 – “Il premio di stasera è per me motivo di grande orgoglio. Un premio che fa onore a Milano, un riconoscimento che dedico a tutte le eccellenze di questa città, una città internazionale e aperta al mondo. Dal volontariato al mondo della cultura, dalle eccellenze in campo economico a quelle in campo scientifico: un patrimonio inestimabile che ha contribuito in modo significativo alla conquista dell’Expo”. Con queste parole il Sindaco Letizia Moratti, insignita “per l’impegno profuso e la forte determinazione con la quale ha promosso e sostenuto la candidatura di Milano per l’Expo, una conquista che contribuirà alla crescita dell’intero Paese”, ha ritirato la Medaglia dei benemeriti. Un prezioso riconoscimento che il Sindaco ha ricevuto in occasione del tradizionale cocktail di augurio annuale indetto dal Corpo Consolare di Milano e della Lombardia, presso il lussuoso Seven Stars Galleria, alla presenza del Decano ambasciatore Gustavo Moreno Console generale della Repubblica Argentina e dal vice Decano Patrizia Signorini, Console onorario della Repubblica di Lettonia.

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mer, 04/11/2009 - 23:13

Dall'Uffico Stampa della Presidenza della Provincia di Milano:

Provincia di Milano, una pista avveniristica e di design per Expo 2015

La Provincia di Milano cerca creativi per realizzare una pista ciclabile dalla stazione di Garibaldi sino alla fiera di Rho-Pero e quindi al sito di Expo 2015. L’investimento, progettazione compresa, sarà di circa 6,5 milioni di euro e rientra nell’ambito del Piano Triennale di opere pubbliche 2010-2012 approvato ieri dalla Giunta Provinciale. A sostenere l’iniziativa è l’assessore alle Infrastrutture Giovanni de Nicola su indicazione del presidente On. Guido Podestà, per dare alla Grande Milano «una struttura avveniristica e di alto design che contraddistingue l’impegno che Palazzo Isimbardi sta mettendo in vista di Expo 2015». All’investimento per la pista ciclabile parteciperà anche l’Accademia di Brera.
«Tra poco lanceremo un concorso di progettazione internazionale –ha dichiarato l’assessore De Nicola-. Vogliamo una pista ciclabile dotata di banda larga e aree di sosta attrezzate, che parli di Milano, del design e della creatività. Una pista made in Milan che consenta anche di visitare l’Expo in bici».
 
 
Milano 4 novembre
Ufficio Stampa Presidenza
(02.7740-6655)

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Lun, 19/10/2009 - 14:25

Da milano.corriere.it:

Il cda chiede ai soci un contributo aggiuntivo. Interrogazione della Lega

Expo e il «rosso» di 11,6 milioni di euro

Dubbi bipartisan sul buco di bilancio: «Spese fuori controllo». Perplessità sui compensi di Stanca

MILANO - Le spese di Expo fanno discutere. E la Lega annuncia che lunedì presenterà a Palazzo Marino un’interrogazione per avere chiarimenti sulle spese di cui ha parlato nei giorni scorsi l’amministratore delegato Lucio Stanca, al termine del consiglio di amministrazione. Il cda ha chiesto agli enti locali soci di Expo un contributo aggiuntivo per un totale di 7,2 milioni di euro, necessario per evitare di intaccare il capitale sociale (di 10 milioni di euro) e coprire le spese che in questi primi mesi di attività e fino al 31 dicembre prossimo arriveranno a 11 milioni e 600 mila euro. Stanca ha subito rintuzzato le perplessità dei giornalisti: «Dovreste anzi chiedermi come abbiamo fatto a spendere così poco, visto che si tratta dello start up (la fase di avviamento, ndr) di un’impresa». Sarà. Ma, intanto, il capogruppo leghista Matteo Salvini ha preparato l’interrogazione: «Crediamo che, in nome della trasparenza più volte invocata e promessa, sia giusto capire come sono stati spesi questi soldi. E, dal momento che ci sono state assunzioni, andrebbe anche chiarito quante ne sono state fatte, chi è entrato nella società di Expo e con quali stipendi».

C’è poi il capitolo degli emolumenti di Stanca, che riceverà 300 mila euro di retribuzione fissa, ai quali se ne potrebbero aggiungere altri 150 mila variabili sulla base dei risultati. Di questo argomento, l’ad ha parlato nel corso dell’ultimo cda, presentando nove obiettivi per garantirsi la parte variabile. «Speriamo che a Stanca — attacca Matteo Mauri — non passi per la testa di prendere i 150 mila euro come compenso legato ai risultati a fronte di 11 milioni di passivo. Se i risultati sono questi, i soldi dovrebbe metterceli lui». Le perplessità sono diffuse. Il presidente della commissione consiliare comunale Expo, Carlo Fidanza, ha ricevuto alcune sollecitazioni da consiglieri comunali. «Nella prima seduta di commissione in cui è già prevista l’audizione di Stanca — annuncia dunque Fidanza — approfondiremo l’aspetto del conto economico».

L’incontro è previsto per la prima settimana di novembre. Mauri, intanto, commenta anche le perplessità dichiarate dal presidente della Provincia, Guido Podestà, a proposito del finanziamento extra richiesto. «Il problema non può essere un buco di bilancio che, per stessa ammissione di Podestà, non esiste. Forse invece le affermazioni del presidente sui finanziamenti per Expo sono dettate dalla preoccupazione per la mancanza di un piano economico per i prossimi anni e del passivo di 11,6 milioni di euro che la società avrà a fine 2009».

Elisabetta Soglio

19 ottobre 2009

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Inserito da il Inserito da Carlo Montalbetti il Ven, 09/10/2009 - 17:19
Dalla sezione "EVENTI", segnalo/riporto:

http://www.partecipami.it/?q=node/7911

Seminario Milano Cammina - Isole pedonali e sentieri urbani per vivere meglio la città - verso l'Expo 2015

Cari cittadini,
di seuguito il programma di un incontro pubblico sullo sviluppo delle aree pedonali a Milano e sulla necessità che il Comune dia più spazio e sicurezza ai pedoni. Questa iniziativa che si terrà nella mattinata del 27 ottobre a Palazzo Marino è il frutto di un lavoro civico e bipartisan che coinvolge il consigliere della Lista Moratti Paolo Gradnik e il consigliere verde Enrico Fedrighini e trova il pieno sostegno dell'assessore Edoardo Croci. Mi auguro di incontrarvi in questa occasione.
A presto
Carlo Montalbetti  - Consigliere comunale di Milano

 

Iniziativa promossa dai Consiglieri:
Enrico Fedrighini, Gruppo Verdi
Paolo Gradnik, Lista Letizia Moratti
Carlo Montalbetti, Lista Ferrante

Seminario

Milano Cammina

Isole pedonali e sentieri urbani per vivere meglio la città

Verso l’Expo 2015

27 ottobre 2009
ore 10.00
Palazzo Marino
Sala delle Tempere
Piazza della Scala, 2 – 20121 Milano

Programma dei lavori

ore 10,00 Saluti
Manfredi Palmeri

ore 10,15 Introduzione
Carlo Montalbetti

ore 10,30 Forum Milano e la pedonalità:
una sfida da vincere
Guido Bolzani, Cammina Milano
Luca Carra, Italia Nostra Milano
Marco Luigi Gerolami, Touring Club Italiano
Andreas Kipar, Architetto del paesaggio
Patrizio Mercadante, Progetto Pedibus,
Assessorato Politiche Sociali e Scuola
Antonio Pinna Berchet, AIM
Costanza Pratesi, Ufficio Studi FAI
a difesa del paesaggio

Coordinano
Enrico Fedrighini, Paolo Gradnik

ore 12,00 Conclusioni
Gli impegni dell’Amministrazione Comunale
Edoardo Croci, Assessore alla Mobilità, Trasporti e Ambiente

Dove:
Palazzo Marino - Sala delle Tempere - Piazza della Scala, 2

Quando:
Da Martedì 27 Ottobre - 10:00 a Martedì 27 Ottobre - 13:00

Chi organizza:
Gruppo Consiliare Lista Ferrante in collaborazione con Paolo Gradnik (Lista Letizia Moratti) e Enrico Fedrighini (Lista Verdi)

Contatti:
Segreteria organizzativa
tel. 02884.50329 – 56889
fax 02884.56894
gc.listaletiziamoratti@comune.milano.it

 

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Ven, 09/10/2009 - 15:02

Da milano.corriere.it:

il rebus delle aree: comodato d'uso o acquisto tramite mutuo?

Expo, Shangai 2010 come trampolino
Rebus sulle aree e allarme Olona

La Regione Lombardia avrà uno stand all'evento in Cina. Legambiante: sito a rischio, attenti alle esondazioni

MILANO - Luci e ombre sull'Expo, dalla «vetrina» di Shangai ai problemi molto più terra terra della proprietà delle aree e della loro situazione idrogeologica. Mentre in Cina si prepara il trampolino di lancio per l'Expo del 2015, con la partecipazione della Regione Lombardia all'Expo di Shangai 2010, resta ancora da sciogliere il nodo dei terreni su cui sorgerà il sito dell'Expo: comodato o acquisto tramite mutuo? E intanto Legambiente lancia l'allarme: il fiume Olona potrebbe esondare e rovinare la festa a tutti. Formigoni, nel frattempo, si deve difendere dalle accuse secondo cui, con il progetto di legge varato mercoledì dalla Giunta regionale, la Regione accentrerebbe a sé ogni valutazione di impatto ambientale, riducendo i vincoli alle norme urbanistiche e aumentando gli spazi di discrezionalità.

SHANGAI 2010 - La presenza della Lombardia in Cina è sancita in un protocollo d'intesa firmato giovedì a palazzo Pirelli dal presidente Roberto Formigoni e dal commissario generale del Governo per l'Expo di Shangai, Beniamino Quintieri. Lo spazio dedicato alla Lombardia, curato da Fiera Milano che è anche partner del Governo per il coordinamento delle Regioni a Shangai, sarà allestito all'interno del Padiglione Italia dal 18 al 31 ottobre 2010, proprio nelle settimane «che segneranno - ha ricordato il governatore lombardo - il passaggio del testimone da Shangai a Milano per la manifestazione del 2015». Diversi gli appuntamenti che si svolgeranno nello spazio lombardo a Shangai, dall'allestimento di una mostra a cura della Direzione generale Ambiente in sinergia con l'Arpa, alla promozione di percorsi di valorizzazione dei prodotti tipicamente lombardi. La presenza a Shangai sarà anche un vero e proprio trampolino di lancio per l'evento del 2015: «Uno dei nostri obiettivi - ha detto Quintieri - è quello di presentare debitamente l'Expo di Milano 2015 e credo che il suo successo parta proprio da Shangai».

LE AREE - Per l'Esposizione che si terrà a Milano nel 2015 proseguono i lavori «a pieno ritmo», spiegano dalla società di gestione che a fine aprile dovrà presentare al Bureau international des Exposition a Parigi il masterplan. Uno dei nodi essenziali che resta da sciogliere è quello dei terreni dove costruire il sito dell'Expo. Inizialmente una delle idee era di prendere il terreno (di proprietà di Poste Italiane, Cabassi, Comune di Milano e soprattutto Fondazione Fiera) in comodato d'uso. Ma c'è chi, nel cda, inizia a valutare la possibilità di comperare l'area con un mutuo per poi rivendere le strutture che saranno costruite dopo l'Expo. Ipotesi che però non trova tutti d'accordo nel consiglio di amministrazione, che si riunirà il 16 ottobre.

L'IMPATTO AMBIENTALE - L'articolo 15 del Progetto di legge varato mercoledì dalla Giunta regionale, progetto che dovrà ora passare all'esame del Consiglio regionale, prevede che la valutazione di impatto ambientale per le grandi opere dell'Expo 2015 spetti d'ora in poi soltanto alla Giunta regionale della Lombardia e non più, come ora, alla Conferenza dei servizi. L'assessore all'Urbanistica e al territorio, Davide Boni, ha spiegato: «La Regione potrà agire più rapidamente senza doversi coordinare con altri enti locali, né attendere le loro decisioni. Questo è un passo in avanti sulla strada dello snellimento delle procedure che ci consentirà di non arrivare fuori tempo massimo nelle autorizzazioni per le grandi opere dell'Expo 2015». Il consigliere regionale del Pd, Franco Mirabelli, ha protestato: «Si rafforza la sensazione che l'Expo non sia una grande occasione di rilancio di Milano e della Lombardia, ma un pretesto per ridurre i vincoli alle norme urbanistiche, aumentare gli spazi di discrezionalità e diminuire la trasparenza». E Formigoni si è difeso: «Non è vero che il progetto di legge regionale accentra tutto nelle mani della Regione. Le opposizioni in Lombardia sono ridotte al lumicino e utilizzano argomenti speciosi: il progetto salvaguarda i diritti dei cittadini, dell'ambiente e aiuta la semplificazione» normativa.

LEGAMBIENTE: OLONA A RISCHIO - E un allarme idrogeologico sull'Expo arriva intanto da Legambiente, che ha presentato, dopo quello sul Friuli, il suo dossier «Operazione fiumi» sulla situazione in Lombardia. A quanto risulta dal dossier, è un «quadro molto critico» quello del corso del medio Olona, «soprattutto per l'elevatissimo livello di cementificazione e consumo di suolo», spiegano da Legambiente. E citano il dato dell'Autorità di Bacino del fiume Po: il 58% del bacino dell'Olona, da Varese all'area Fiera di Milano, è cementificato. Per questo Damiano di Simine, presidente lombardo di Legambiente, lancia l'allarme Expo e chiede che il 2015 «sia una scadenza anche per risanare il fiume che rischia di esondare nell'area Expo», mandando con i piedi a mollo l'esposizione universale. Altro punto caldo è l'Oltrepo pavese, «con le sue 3.400 frane attive in un'area poco attrezzata e abitata da 30 mila persone». L'assessore regionale alla Protezione Civile Stefano Maullu ha ribattuto sottolineando, in particolare, il Piano regionale di mitigazione del rischio, gli 1,3 miliardi di euro investiti dalla Lombardia e dallo Stato dal 1993 a oggi per interventi di messa in sicurezza, i 17 mila volontari della protezione civile e, anche sul fronte Olona, le quattro vasche di laminazione già realizzate a monte.

08 ottobre 2009(ultima modifica: 09 ottobre 2009)

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Inserito da il Inserito da Sabrina Di Martino il Gio, 08/10/2009 - 13:18

Salve a tutti,
volevo segnalare l'uscita del libro "COME CAMBIA MILANO" storia, curiosità e futuro.
interamente autofinanziato.
322 p. , 310 illustrazioni a colori.
Il libro può essere acquistato a

http://www.ibs.it/code/9788848808576/di-martino-sabrina-buttafava/come-cambia-milano.html

Come cambia Milano, nella successione storica e nell’attulità, con un pizzico di visione dell’utopia della realtà.
La visione è ovviamente quella di due architetti, che però non vogliono scrivere solo per “addetti ai lavori”, ma per tutti coloro, milanesi e non , che vogliono conoscere realtà, fatti, avvenimenti, sia del passato che del presente prossimo futuro, riguardanti la nostra città, combinati con un po’ di affetto e orgoglio non disgiunti da speranza ottimistica di miglioramenti e necessari aggiornamenti e con un occhio, perché no? All’ Expo 2015.
Il destino della nostra città, dal Barbarossa ai bombardamenti del 1943, è quella di essere distrutta, per rinnovarsi continuamente.

E' possibile contattare gli autori inviando una mail a:
comecambiamilano@gmail.com

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mer, 07/10/2009 - 09:36

Da milano.repubblica.it:

I cantieri dell'Expo nelle mani di Formigoni

Un progetto di legge assegna al Governatore e alla sua giunta la valutazione definitiva di impatto ambientale per le opere essenziali per la manifestazione

di Andrea Montanari

Saranno solo Roberto Formigoni e la sua giunta a dire l’ultima parola sulla valutazione di impatto ambientale delle opere essenziali dell’Expo 2015. «Compresa la verifica di assoggettabilità a Via, non di competenza dello Stato». Ovvero: la necessità o meno di sottoporre queste opere ad una valutazione. Lo stabilisce l’articolo 15, l’ultimo, del progetto di legge oggi all’o rdine del giorno della giunta del Pirellone, presentato dal governatore di concerto con l’assessore regionale al Territorio e all’Urbanistica Davide Boni della Lega.

Il titolo già è eloquente: «Norme in materia di valutazione di impatto ambientale». Una vera e propria rivoluzione, che abroga tutte le regole precedenti, semplifica al massimo le procedure per le autorizzazioni ai progetti, delega a province e comuni le procedure sulle opere più piccole e le concentra sul Pirellone per quanto riguarda i progetti più importanti. «Tutta la parte procedurale, infatti — come spiega la relazione al documento — viene affrontata e risolta rimandando a un Regolamento attuativo di competenza della giunta regionale». E non del Consiglio. Al quale, entro un anno dall’entrata in vigore, «sarà semplicemente presentata una relazione».

La proposta di legge «non copia» la legge statale, «ma entra nel merito delle discrezionalità». In base al principio che «chi autorizza il progetto svolge anche le relative procedure di valutazione di impatto ambientale». La norma è divisa in tre parti più tre allegati. Che stabiliscono quali progetti dovranno essere sottoposti alla procedura di Via, quali anche alla verifica di assoggettabilità. Una conferenza dei servizi semplificherà le pratiche «nel caso di più procedimenti amministrativi connessi».

La richiesta di consultazione, secondo l’articolo 5, «è facoltativa, salvo che per i progetti di infrastrutture per la mobilità». Mentre il comma quattro chiarisce che «la procedura si considera formalmente avviata, anche per decorrenza dei termini, con la pubblicazione, da parte del proponente, dell’avviso a mezzo stampa dell’avvenuta presentazione dell’istanza e dei relativi allegati». Sarà poi sempre la giunta regionale, come chiarisce l’a rticolo 8, «ad adottare i criteri generali per il piano di monitoraggio ambientale per valutare ogni progetto». E a decidere eventuali sanzioni per i trasgressori. Con l’aiuto di una «Commissione istruttoria regionale».

Formigoni, infine, potrà nominare un commissario ad acta, se 30 giorni oltre i termini stabiliti per il titolare del progetto, comuni e province non si saranno attivati. «Il potere sostitutivo — sentenzia l’articolo 10 — è esercitato dalla Regione».

Quanto basta per far insorgere l’opposizione di centrosinistra. «La riforma della valutazione ambientale regionale — attacca il verde Carlo Monguzzi — rischia di aprire le porte a una pericolosa deregulation. Formigoni potrà decidere in autonomia se un’a utostrada, una centrale o un insediamento industriale saranno compatibili con l’ambiente e la salute dei cittadini». Protesta anche il Pd Franco Mirabelli: «Ancora una volta, anziché pensare ad aumentare i controlli sugli appalti per garantire trasparenza e legalità si interviene in nome dell’Expo per aggirare le regole urbanistiche e di salvaguardia dell’ambiente».

(07 ottobre 2009)

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Inserito da il Inserito da Paola Villani il Lun, 05/10/2009 - 17:01

Dalla sezione "EVENTI", segnalo/riporto:

http://www.partecipami.it/?q=node/7855

WORKSHOP Le strade rurali nel mondo: l'esperienza di Overland

Strade rurali ed EXPO 2015: alcuni spunti

L’organizzazione di EXPO 2015 e la tematica trattata si ricollegano al tema delle Strade rurali in primis sia per le caratteristiche stesse di interconnessione dei territori agricoli o comunque lontani dai grossi centri abitati (in Italia ed in qualsiasi altro Paese del mondo) sia per le opportunità di fruizione della rete minore in termini di collegamenti alternativi alle aree espositive. Una chiara analisi delle potenzialità offerte dalla rete lombarda unitamente ad un progettazione di percorsi alternativi per la fruizione di collegamenti “con particolare valenza esperenziale e formativa” potrebbe costituire un tema di grosso reciproco interesse: si disgiungerebbero i flussi turistici dai flussi operativi che già insistono sul territorio, si potrebbe efficacemente mettere a rete l’area EXPO ed offrire un’esperienza unica ai visitatori.

Da un punto di vista più “tecnologico”, potrebbe essere colta l’occasione per applicazioni pilota di tecnologie su cui da un po’ di tempo si sta svolgendo al Politecnico di Milano ricerca mirata alla valorizzazione dei materiali locali (cioè presenti in sito), anche di scarse caratteristiche, per poter realizzare strade e pavimentazioni stradali di limitatissimo impatto ambientale.
Di non minore interesse, alla luce di quanto prima detto, è certamente la rivisitazione (peraltro comunque necessaria ed auspicabile) del ruolo delle reti stradali minori (locali e rurali) rispetto alle esigenze di protezione civile.

Su questi (e/o su altri punti) si potrebbero attivare dei progetti pilota inerenti le nuove tecnologie e l’analisi delle reti minori ai fini della protezione civile, così come ai fini della tutela e della valorizzazione (sociale, economica e culturale) del territorio che le reti stessi servono, progetti da sviluppare e realizzare nell’arco di tempo che ci separa dall’inizio dell’EXPO 2015 ed i cui risultati dovrebbero essere portati all’attenzione della comunità (scientifica e non solo) nazionale ed internazionale proprio tramite l’EXPO 2015. I risultati dovrebbero consistere, sostanzialmente, in successful practices con il requisito fondamentale della esportabilità e trasferibilità a realtà diverse da quella italiana.

Scarica/vedi il programma del WORKSHOP!

Paola Villani

Dove:
Aula S.0.1. - Politecnico di Milano - Piazza Leonardo da Vinci 32, Milano

Quando:
Martedì 13 Ottobre - 09:45 a Martedì 13 Ottobre - 13:45

Chi organizza:
Sezione Infrastrutture Viarie del DIIAR - Politecnico di Milano

Contatti:
Per informazioni contattare l’arch. Paola Villani, Politecnico di Milano –
D.I.I.A.R. Sezione Infrastrutture Viarie; e-mail: paola.villani@polimi.it ; tel. 02 2399 6656

 

 

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