.: Al Consiglio Comunale vorrei dire che...
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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mar, 06/03/2007 - 16:27

da www.chiamamilano.it

Intervista a Manfredi Palmeri, Presidente del Consiglio Comunale

Manfredi Palmeri è il Presidente del Consiglio Comunale dal giugno del 2006.

Dallo scranno più alto della Sala consiliare vede l’agitarsi –non troppo fattivo- dell’Assemblea che rappresenta i Milanesi. 


ASCOLTA L'INTERVISTA A MANFREDI PALMERI

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Inserito da il Inserito da Enrico Vigo il Ven, 02/03/2007 - 19:47

Continuo ad essere fortemente critico in ordine alla introduzione di un ticket per circolare (vedi provvedimenti in Inghilterra e proposta Penati), la ragione è che l'auto è tartassata dalle tasse in modo indecente, balzelli che gravano su tutto quello che gira attorno all'auto: IVA, carburanti, bollo, parking, box, assicurazioni, manutenzione etc.

Il contributo dell'auto al fisco nell'arco della vita di un'auto è vergognoso, proporre altri balzelli è immorale, una rapina che con tracotanza e finto e fin troppo facile ambientalismo si vuole legalizzare.

Sono favorevole alle zone pedonali sempre più allargate, ai divieti, alle corsie protette per bus-tram-taxi e quant'altro serve per avere una città sana e sancire la supremazia del mezzo pubblico, ma basta rapine mascherate in doppiopetto-con-faccia-d'angelo ai cittadini. 

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Inserito da il Inserito da Claudio Spallina il Gio, 01/03/2007 - 10:19
Mi chiamo Claudio ho 45 anni sono disabile abito nella zona 1 di Milano, ho più volte scritto al presidente della zona 1 per il problema delle barriere architettoniche, ho ricevuto risposte anche dalla segretaria  dell'assessore Simini, decisamente molto confortanti, ma dopo un anno di sollecitazioni e richieste di adeguamento e di accertamenti, nella mia zona non ho visto assolutamente nessun lavoro.
Ho più volte fatto osservare come nella zona in cui vivo e anche in centro esistono ancora marciapiedi senza i relativi scivoli, e in alcuni casi risultano troppo ripidi.
La città intera è piena di barriere architettoniche, negli uffici pubblici, cinema. poste, i vari bancomat delle banche che dovrebbero secondo me essere trasferiti all'interno, per via della sicurezza.
Dove abito vi sono alcune banche in cui è impossibile entrare, per non parlare dei vari negozi, hanno la maggior parte il classico scalino, basterebbe che il comune chiedesse che per l'accesso al locale di dotarsi anche di uno scivolo. 
Per non parlare dei bagni accessibili per i disabili nei vari ristoranti pizzerie etc, inesistenti.
Ci sarebbe da parlare per molto tempo.
In conclusione chiedo al comune oltre che ad istituire un forum per varie problematiche, sarebbe opportuno crearne un osservatorio  anche per i problemi sulle barriere architettoniche.
Monitorare questa città ed eseguire lavori di adattamento.
Io penso che se si riesce a rendere vivibile ed accessibile una città a un disabile, figuriamoci per una persona normodotata, sicuramente l'attenzione per i più deboli è un segno di civiltà, bisogna mettere al primo posto il rispetto della  vita, salute, dignità e  dell'uomo, e poi costruire.
Distinti saluti
Spallina Claudio
 

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Inserito da il Inserito da Enrico Vigo il Lun, 26/02/2007 - 13:11

La proposta MORATTI sarà una di quelle che faranno discutere molto, prima si inizia meglio è.

A parte lo studio dei flussi di traffico, la compatibilità ambientale con la falda ed il sottosuolo, la stabilità dellecostruzioni in superficie, il rapporto costi-benefici, il project financing, l’impatto con i piani di costruzione delle nuove linee di metrò e di quelle future, e lo studio di quali vincoli permanenti ci porterebbe questa opera se pregiudizievole di altri scavi ad altre quote, ritengo importante che la cittadinanza dia informata in dettaglio anche di quanto segue:

1. come si intende filtrare il gas combusto ed il particolato PM10 (e più sottili), e quale tipo di scarico verrà immesso in atmosfera con quale grado di nocività,e quale impatto può avere sull’incremento degli inquinanti complessivi in ambito urbano;

2. quali saranno i punti di sfogo dei gas combusti in superficie, quali saranno le aree centrali della città dove questa fuoriuscita sarà prevista, che altezza avranno i camini e cosa produrranno (impatto sulla città), come si pensa di disperdere questi fumi perché non rappresentino una troppo concentrata fonte di veleni fatalmente destinati a stazionare sulla città per molti mesi all’anno.

I molteplici quesiti sollevati devono trovare tutti risposte soddisfacenti all’interno dello studio preliminare di fattibilità e in quello di impatto ambientale, bisogna evitare che il centro città abbia una produzione permanente di sostanze tossiche che non potrebbero che pregiudicare definitivamente il già non raggiunto equilibrio di soglia minima di vivibilità in ambito urbano.

Una soluzione per ridurre l’impatto potrebbe essere quella di un divieto di transito ai camion pesanti, e di divieti e obblighi a vari livelli, come l’obbligo per i bus in transito di utilizzo di gasolio non inquinante, mentre per le auto dovrebbe essere obbligatorio un motore ecologico minimo Euro 4 (va studiata una soglia minima EXRO-X anche superiore, compatibilmente alla data di inaugurazione del tunnel in progetto e alle normative vigenti relative alle emissioni a tale data).

Il progetto ha molti pro e contro, bisogna studiare tutto con attenzione e senza boriosi falsi trionfalismi e senza negazionismi preconcetti, cercando di fare le cose con la massima attenzione e cura soprattutto dell’aspetto relativo alla salute e alla sicurezza dei cittadini.

Non siamo più negli anni ’60 dove bastava fare cose, adesso bisogna pensare anche come e cosa succederà dopo.

Enrico Vigo

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Inserito da il Inserito da Camillo Ferraris il Lun, 26/02/2007 - 11:28

Sabato 26 febbraio.

Esco di casa verso le 2030, prendo la metrò a PortaVenezia per andare a cenare a Lambrate.
Notare che ero con 2 ragazze.

All'andata tutto bene, seppur trovando disgusto nel constatare che:
- le aste di metallo per reggersi unte e oleose.
- i venditori abusivi si sono spostati anche sui marciapiedi della metropolitana.

Al ritorno... ore 2345...
Entriamo nel vagone da Lambrate verso Loreto (sempre le aste di metallo per reggersi unte e oleose).

3 marocchini di cui:
- 1 che sorseggia tranquillamente una bottiglia di birra.
- 1 che si accende una sigaretta e si mette a fumare.

Cambiamo a loreto, attendendo la linea 1 mi passa davanti un sudamericano (forse ubriaco) che mi scatarra ad 1 centimetro dalla scarpa).

Scendo a Portavenezia, vado verso casa, un altro marocchino ubriaco fa il gesto di tirarmi addosso una bottiglietta di birra di vetro (lo freddo con lo sguardo...).

Passo davanti ad un noto ritorante, un cuoco (o cameriere non so), probabilmente italiano, finisce la sigaretta e la getta per terra, noncurante del fatto che esistono i posacenere.

Ieri sera
da Viale Tunisia vado verso Viale Vittorio Veneto, passeggiando sul marciapiede, davanti a tutti, senza neanche nascondersi, tra una macchina e l'altra un marocchino orina sul cofano di una macchina (ma ormai, vivendo in quella zona, sono abituato a vedere piselli di tutte le dimensioni e tutti i colori).

Se il week end prossimo deciderò di rimanere a Milano (ma non credo proprio), di certo prenderò l'automobile per spostarmi, anche se dovessi fare solo 100 metri.

Per non parlare di chi, portando a spasso il suo cagnetto, avendo a 10 metri di distanza i giardini dei Bastioni di Milano, permette al suddetto cane di lordare il marciapiede della via.

A Milano, è' possibile anche solo minimamente insegnare l'educazione a italiani e stranieri?

Camillo
http://milanozona3.blogspot.com

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Inserito da il Inserito da Enrico Vigo il Dom, 25/02/2007 - 09:02

Qualcuno recentemente, in vena di consuntivi esoterici, sbandierava ottimismo (Albertini) in ordine al realizzato Depuratore San Rocco, tessendo le lodi di un parco (San Rocco) rivelatosi inconsistente.

Oggi, con gli accessi stradali realizzati per raggiungere il contiguo centro commerciale ed il costruendo svincolo della tangenziale (Rozzano-Via Dei Missaglia), è possibile avvicinarsi al Depuratore San Rocco e constatare che il parco (San Rocco) ha una dotazione arborea ridicola e poco curata, ben lontana dagli ottimistici proclami nati "casualmente" in campagna elettorale, quelle manifestazioni tristi a cui la nostra squallida politica ci ha abituato ad assistere ciclicamente con una eclisse totale di etica politica (uno dei tanti "bidoni" della precedente giunta di Centrodestra).

Ora bisogna che la Giunta Moratti si rimbocchi le maniche e metta riparo al guasto fatto, avendo ereditato un parco non-fatto, una proposizione solo sulla carta, addirittura a rischio speculazione.

Va ripreso il ciclo virtuoso e le "buone intenzioni" vanno messe in pratica in tutto il comprensorio in vivace crescita, che attirerà giornalmente migliaia di persone per 7 giorni la settimana, e la messa a dimora degli alberi va realizzata come era nei presupposti del PARCO SAN ROCCO, oggi un fantasma onirico che deve diventare realtà.

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Inserito da il Inserito da Enrico Vigo il Gio, 22/02/2007 - 07:20

Finalmente arrivano le proposte della Giunta Moratti di allargare le pedonalizzazioni in città, si comincia timidamente a respirare voglia di più civiltà urbana, auguriamoci che il ciclo virtuoso di Milano, interrotto troppi anni fa, non sia un fuoco di paglia. Lo strepitoso dilagante successo delle zone pedonali (Dante, Duomo, Vittorio Emanuele, San Babile) finalmente ha fatto breccia nell'ottusità milanese e si sta per aprire una stagione  di maggiore attenzione ai problemi di Milano, capace di realizzare e far sognare una città d'eccellenza degna della sua tradizione interrotta da almeno 30 anni di subculture dominanti, che ne hanno appannato il ruolo e l'immagine. Un plauso alla Giunta Comunale proponente ed al Consiglio per quanto verrà realizzato nel più breve tempo possibile.

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Inserito da il Inserito da Enrico Vigo il Mer, 21/02/2007 - 07:33

Ma chi l'ha detto che con l'andar meglio del previsto l'economia si debba ancora privilegiare il risanamento delle disastrate casse pubbliche?

I media di tutte le tendenze sono sempre ben orchestrati dalla politica e dai poteri forti, prima di un provvedimento vengono scatenati a creare le condizioni per il consenso azzoppando la democrazia illusoria del nostro paese.

Le campagne di stampa sono sempre più mirate e vergognose, senza più pudore, ci fanno capire che la democrazia è rito buroratico svuotato, solo apparente.

Padoa Schioppa? Ma chi gli ha conferito tutta questa arroganza e certezza? 
Fermiamolo.

La buffonata della nuova IRPEF che mette in ginocchio le famiglie con più figli, che crea effetti illusori alla marijuana, che stimola i comuni ad addizionali irpef e a balzelli vari, incluso l'agressività sanzionatoria delle Polizie Locali (homo homini lupus), è talmente ridicola che non se ne ha memoria nella storia della Repubblica Italiana.

Infatti l'illusorio effetto correttore è stato già ampiamente sterilizzato da due mesi di Ticket sulla salute e da tutti i balzelli locali nati come funghi un po' ovunque.

Le famiglie sono allo stremo, gli stipendi dimezzati dall'Euro (non gestito) finiscono il 15 del mese, poi l'ITALIA (milioni di cittadini) tira la cinghia, mai come prima.

Le famiglie che non riescono a pagare il mutuo si vedono portare via la casa dalle banche, ci sono statistiche che fanno rabbrividire, e a dirla con le parole di Don Mazzi: << nel frattempo a Milano ci sono le sfilate delle pellicce da 1 mlione di euro, con orologino da 50.000 euro  cateina d'oro da 100.000 euro (ci vorrebbe un vero Mercoledì delle ceneri per un radicale ripensamento della società)>> .

Restituire alle famiglie e alle fasce più disagiate una quota maggiore di IRPEF significa mettere immdiatamente in circolo a far fruttare quei denari, perchè non c'è tesaurizzazione, ma immissione in consumo per beni primari (alimentari, educazione, utenze, debiti) e quindi immediato fattore moltiplicatore dell'economia con la creazione di nuova immediata ricchezza.

Aiutiamo Padoa Schioppa ad uscire dalla sua bolla di isolamento e dalla sua dorata sordità (visto che Prodi si lascia strattonare senza ritegno e lascia fare annichilito) e a confrontarsi con la realtà, quella delle famiglie e quella dei comuni che fanno fatica a prestare i servizi essenziali alle persone, urge un radicale cambio di rotta.

Concludo con un appello ai politici che la smettano con l'essere un corpo estraneo ai bisogni dei cittadini, opposizioni sterili e maggioranze sorde, capaci solo di autoreferenza e a litigare tra loro, gente che costa uno sproposito alla società, ma che di ritorno ad essa arrivano le briciole, i lauti pasti sono consumati altrove, sempre dalle stesse persone.

Si faccia sentire il Comune di Milano con il Governo di Roma, faccio per questo un appello al Presidente del Consiglio Comunale e a tutti i Consiglieri Maggioranza e Opposizione, affinchè parta proprio da Milano la rivolta morale bipartizan contro l'affossamento della Famiglia.

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Inserito da il Inserito da Enrico Vigo il Dom, 18/02/2007 - 09:11

Eccellente lodevole iniziativa quella del Sindaco Letizia Moratti in ordine alla temporanea pedonalizzazione del quadrilatero della moda di Montenapoleone-Spiga. C'è solo da augurarsi che il ciclo virtuoso delle pedonalizzazioni nelle zone d'eccellenza della città continui e che presto si possa contare sulla pedonalizzazione permanente anche di questa area strategica e importantissima per Milano. Questa è una iniziativa veramente superlativa che deve essere prestigiosamente veicolata sui media di tutto il mondo per accrescere il prestigio della città. Il centro risanato, reso più fruibile, più gradevole, più sicuro, più salubre deve diventare un vanto per tutti i milanesi e per la nazione.
Grazie Sindaco Letizia Moratti.

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Inserito da il Inserito da Alberto Capozzi il Ven, 16/02/2007 - 15:21

Come ben si sa, in Italia uno dei problemi è la burocrazia. Ci vogliono anni per aprire un cantiere e altri anni per chiuderlo, mentre in tutte le altre città europee e non, i lavori di una metropolitana ad esempio si conclude in 3 anni. Quanto ci abbiamo messo a fare la fermata M2 Abbiategrasso? Ben 7 anni. Non venitemi a dire per favore che sono sorti problemi durante la costruzione. Non ci vogliono 7 anni a risolverli.
Quando si apre un cantiere, molta gente apre le tasche. Non capisco questa mentalità del bene proprio. Tutti lo sanno, non si dica di no. I cantieri aprono, dopo un anno vengono bloccati i lavori, poi riprendono al minimo ritmo, poi non chiudono mai in tempo: alla data della chiusura si sta ancora scavando. Come mai la Fiera Milano a Rho è stata costruita in 3 anni? Come mai la M1 è stata prolungata e aperta prima dell'apertura della Fiera stessa?
Come mai invece Abbiategrasso è stata costruita in 7 anni? Come mai il Duomo è ancora coperto nonostante la notizia della riapertura nel 2005? Come mai i monumenti in Porta Venezia e in Corso Como sono stati scoperti dopo anni coperti dalle pubblicità? Come mai il passante ferroviario è stato costruito in 20 anni? Spero che il sindaco Letizia Moratti (che stimo molto) e i politici che lavorano PER Milano, siano persone corrette e oneste e riescano a vedere i reali problemi della città e i reali tempi di costruzione dando anche multe salate alle aziende costruttrici se non finiscono il lavoro entro una certa data.
Vorrei vedere una Milano meno burocratica, vorrei vedere una Milano più operaia, vorrei vedere fatti, non parole. Vorrei vedere date realizzate.
Posso chiedere quanto ci vuole a snellire la burocrazia? Non penso sia un'impresa così difficile, ma forse per alcuni è impossibile perchè certi documenti si fanno passare in tante mani prima di essere approvati per comodità. Penso abbiate capito a cosa mi riferisco. Non è una critica, non è un attacco, ma è un appello che molti vorrebbero fare, che molti pensano.
Un grattacielo di New York di fronte all' Empire State Building è stato costruito in 1 anno; questo dice tutto. Vi prego, sappiate essere corretti, onesti e leali nei confronti dei cittadini. Non campate scuse in aria perchè la gente non è stupida e non ci vuole molto a capire certe manovre che si fanno.

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