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Il Blog di Alessandro Rizzo | www.partecipaMi.it
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.: Il Blog di Alessandro Rizzo
Mercoledì, 7 Febbraio, 2007 - 16:12

Area edificabile Via Presolana 6

Alla cortese attenzione del Presidente della Commissione Territorio
Giorgio Tomellini
Alla cortese attenzione del presidente del Consiglio di Zona 4
Paolo Zanichelli

 
 
Oggetto: interrogazione sullo stato dell’area edificabile sita in Via Presolana 6 e disposizione di una commissione territorio con ordine del giorno valutazione di progetti di intervento
 
Preso atto dell’esistenza in Via Presolana 6 di un’area edificabile di proprietà del comune e demaniale, su cui da tempo non viene previsto nessun progetto di intervento di riqualificazione della stessa,
 
Si chiede
 
alla Commissione la possibilità di redigere una opportuna mozione da portarsi, poi, al vaglio del Consiglio di Zona, previo sopralluogo sulla zona, se ritenuto necessario, finalizzato a cogliere elementi valutativi maggiori dello stato dell’area, da indirizzare alle autorità centrali del Comune di Milano ed agli uffici competenti, incluso il Comando di Polizia Locale per segnalare e sollecitare:
 
  • iniziative per il risanamento dell'area dove peraltro pare siano seppelliti rifiuti tossico-nocivi con rischi per l'inquinamento della falda, secondo la denuncia effettuata da diverse cittadine e diversi cittadini, da accertare con provvedimento d' urgenza nella sua estensione e pericolosità;
 
  • e, nel contempo, indicare tale zona come tra quelle destinabili ad urgenti iniziative di edilizia residenziale sociale, convenzionata e/o pubblica, per ridurre la pressante drammatica emergenza casa del Comune di Milano, segnalando l'emergenza ambientale e la necessità di rapido risanamento.
 
Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano
 
 

Mercoledì, 7 Febbraio, 2007 - 15:53

Revisione parcheggi Via Faa di Bruno

Alla cortese attenzione del
Presidente della Commissione Territorio
Giorgio Tomellini
Alla cortese attenzione del
Presidente del Consiglio di Zona 4
Paolo Zanichelli

 
 
Oggetto: interrogazione sulla revisione del progetto esecutivo dei lavori di riqualificazione stradale e delle modifiche viabilistiche Molise – Calvairate, in riferimento alla diminuzione dei posti auto pertinenziali presenti nella Via Faà di Bruno e in Piazza Insubria
 
 
Premessa
 
La piena condivisione dell’utilità della necessità dell’intervento inerente i lavori di riqualificazione stradale e modifiche viabilistiche previste nell’ambito del Contratto di Quartiere Molise Calvairate
 
Considerata
 
La necessità, sempre riscontrata in tale ambito progettuale, di predisporre misure di intervento atte aòlòa riqualificazione complessiva del sistema delle aree verdi, con il giusto  condivisibile progetto di incremento delle alberature, della realizzazione della viabilità ciclabile, interesse al piano copmplessivo di estensione dell’insufficiente rete delle piste ciclabili oggi esistente;
 
Preso atto che
 
Il progetto esecutivo prevede una massiccia riduzione dei posti auto a mero scopo pertinenziale di una quantità èpari a 50 parcheggi, passando dagli attuali 120 ai prossimi 70 in Via Faà di Bruno; e di una quantità pari a 150 parcheggi, passando dagli attuali 300 ai prossimi 150 in Piazza Insubria;
 
Preso atto
 
Della massiccia riduzione dovuta alla modifica dell’assetto di Via Monte Velino tradizionale bacino di posti auto per il quartiere
 
Si chiede
 
Alla Commissione territorio di verificare la possibilità presso il Settore Centrale di pertinenza e presso l’assessorato di intervenire in fase esecutiva del progetto, predisponendo, previamente, una commissione con all’ordine del giorno:
 
-         la revisione di alcune scelte progettuali valutando l’opportunità di contenute varianti al progetto, non alteranti il senso e l’entità complessiva dell’intervento;
in particolare:
 
-         prevedere l’estensione delle aree per la sosta a “spina di pesce”, a uso prettamente per i residenti, anche sul lato meridionale della via, in luogo dei settori lineari attualmente previsti, e recuperando la necessaria profondità, eliminando, pertanto, la fascia pavimentata con porfido inerbito;
-         prevedere lo spostamento della pista ciclabile dal lato meridionale della via a lato settentrionale a ridosso delle case popolari, come previsto in sede di “progetto preliminare”, realizzando un tratto ciclabile ininterrotto, più sicuro e confortevole per l’assenza delle intersezioni con le due vie, Nicastro e Cosenza, previste nell’attuale progetto esecutivo; e recuperando posti auto a uso prettamente residenziale
 
 
Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista uniti con Dario fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano

Mercoledì, 7 Febbraio, 2007 - 15:52

PARTECIPARE E' CAMBIARE!

L'Associazione Nazionale Beati i costruttori di pace ONLUS, da sempre impegnata a livello internazionale in azioni dirette nonviolente e nella promozione di una cultura
di pace, da qualche anno si sta impegnando, soprattutto rivolgendosi alla cittadinanza di Padova, nell'organizzazione di iniziative disinformazione, approfondimento e dibattito suargomenti socio-politico-culturali di rilevante
attualità. Facoltà di Intendere è una proposta informativa nata dall'idea di alcuni ragazzi di affrontare le contraddizioni dell'informazione e della disinformazione, per capire meglio ed operare scelte più consapevoli.La nostra
vuole essere una reazione alla superficialità, uno sforzo di attenzione verso il mondo che ci circonda, un modo di esercitare il pensiero critico e interpretare quello che succede intorno a noi.

Il gruppo Cittadini responsabili riunisce persone che, da una posizione laica, lavorando con i Beati e Facoltà di Intendere , vogliono testimoniare che è possibile, con il dialogo, costruire percorsi comuni di democrazia.
Questi gruppi per il 2007 propongono una serie di 11 incontri intitolata "Partecipare è cambiare" che intende proporre momenti di informazione e dibattito con la presenza di relatori di rilevanza nazionale ed
internazionale.

In collaborazione con:
Provincia di Padova
Comune di Padova
Università degli studi di Padova

Per informazioni:
"Beati i costruttori di pace" ? Onlus
Via Antonio da Tempo, n. 2 - Padova
Tel. 049-8070522
intendere@beati.org

Organizzano:
Ciclo di conferenze aperte ai cittadini
Auditorium del Liceo Artistico Modigliani
(via Scrovegni, Padova)

Ore 20.45
PARTECIPARE E' CAMBIARE!

Mercoledì 17 Gennaio:
?LA SCOMPARSA DEI FATTI?
Interverrà:
Marco Travaglio
Moderatore: Francesco Jori (giornalista)

Mercoledì 31 Gennaio:
"L'INFORMAZIONE RISCHIOSA"
Proiezione del film "?O Sistema?.
Dibattito con il regista Ruben Oliva

Martedì 13 Febbraio:
"BENI COMUNI: DIRITTI O PROFITTI?"
Interverranno:
Riccardo Petrella
(Tra i fondatori dell?Università per i Beni Comuni)
Salvatore Amura
(Coordinatore nazionale della Rete Nuovo Municipio)

Mercoledì 28 Febbraio:
"ACQUA...S.p.A.? IN CAMMINO VERSO IL BENE COMUNE"
Interverranno:
Emilio Molinari
(Pres. comitato Italiano per il Contratto
mondiale dell?acqua)
Francesco Bicciato
(Assessore del Comune di Padova)

Mercoledì 14 Marzo:
?VIVERE e MORIRE OGGI?
Interverrà:
Gabriella Caramore
(autrice della trasmissione di Radio3 ?Uomini e profeti?)

Mercoledì 28 Marzo:
"INFORMARE O DEFORMARE?
Come nasce la notizia"
Interverranno:
Beppe Giulietti
(giornalista, deputato indipendente alla Camera)
Alessio Vinci
(corrispondente della CNN)

Mercoledì 11 Aprile:
"PUBBLICITÀ REGRESSO
Pubblicità, Consumo e Etica"
Interverranno:
Roberta Gisotti
(esperta di Auditel e di ?consumo televisivo?)
Dalma Domeneghini
(Associazione per la Decrescita, ex pubblicitaria)

Mercoledì 25 Aprile:
"LIBERAZIONE, RESISTENZA ED ESODO
DEI POPOLI"
Interverrà:
Moni Ovadia

Mercoledì 09 Maggio:
"PRATICHIAMO LA DECRESCITA"
Interverranno:
Serge Latouche
(economista e filosofo, teorico della Decrescita)
Racconti di esperienze dal progetto
"Cambieresti?" - Comune di Venezia

Mercoledì 23 Maggio:
"RIAPPROPRIARSI DELLA CITTADINANZA:
LA LEGGE ELETTORALE"
Interverrà:
Gustavo Zagrebelsky
(Presidente emerito della Corte Costituzionale)--

Martedì, 6 Febbraio, 2007 - 13:57

INTERVENTO DI FRANCA RAME

IN AULA SULLA BASE DAL MOLIN DI VICENZA

Questa mattina in aula si è discusso sulla base Dal Molin di Vicenza.

nota Franca Rame durente l'intervento si è interrotta richiamando il ministro Parisi all'attenzione, che nel frattempo chiacchierava con altre persone. Invitata a dal Presidente Marini a continuare, ha proseguito l'intervento, nella scarsità d'attenzione da parte del Ministro.
"Grazie Signor Presidente, Onorevole Ministro, Onorevoli rappresentanti del governo, Onorevoli Colleghi,: ci penserei bene prima di procedere all allargamento della base americana a Vicenza.
Le basi militari Usa nel mondo sono oltre 850, In Europa 499. In 8 sono custodite 480 testate nucleari.
Il territorio italiano è disseminato di basi americane: Sigonella, Aviano, Camp Darby, ecc.; le strutture sono complessivamente 113.
Conosciamo le spese militari degli Usa nel nostro Paese e conosciamo anche le spese sostenute dallo stato italiano, non grazie a dichiarazioni dei nostri governi (noi sappiamo tacere!) ma dall’ultimo rapporto ufficiale reso noto dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti.Il contributo annuale alla “difesa comune” versato dall'Italia agli Usa per le “spese di stazionamento”delle forze armate americane è pari a 366 milioni di dollari. Tre in contanti,il resto: «affitti gratuiti, caserme, case, palazzi, riduzioni fiscali varie e costi dei servizi ridotti».
Quello che le imprese del Nord-Est e del Meridione chiedono disperatamente da anni, gli Usa lo incassano in silenzio già da tempo.“la base si può fare, ma senza carri armati.” Ha dichiarato in sintesi il ministro Parisi, 28 settembre 2006.E CHE COSA CI facciamo signor ministro: coltivazione biologica?
Che accadrà oltre il filo spinato, nel territorio americano?
I giornali dicono che Vicenza avrà in grembo un’unità d’assalto, con caratteristiche esclusivamente offensive, ospiterà unità atte a garantire il massimo della potenza nel minimo tempo, per tutte le operazioni in medio Oriente e nei cosiddetti stati canaglia. Quella di Vicenza sarà la base militare più grande d’Europa da qui partiranno le forze d’azione per l’Iraq e l’Afghanistan e ogni altra guerra mediorientale per esportare “un cimitero di pace e democrazia” e importare petrolio in cambio di quotidiani massacri. in Iraq c’è la guerra, che ha mietuto ad oggi oltre 55 mila vittime civili. Il nostro governo si occupa di moratoria internazionale sulla pena di morte, ma non fa caso che dal veneto partirà un’armata di distruzione. Ripudiamo la guerra, ma offriamo i nostri territori perché gli altri la facciano!
Ma che garbata forma d’ipocrisia!
Gli stati ospitanti basi americane, noi tra questi, paghiamo il 41% dei costi. L’impatto del “Dal Molin” sarebbe di consumi idrici pari a 30.000 abitanti vicentini, gas naturale 5.500 abitanti, ed energia elettrica 26.000 abitanti.
E’ questo il vostro modo di RIPUDIARE LA GUERRA come è scritto nella nostra costituzione? Dove sono i segni di rottura con il passato? Quali decisioni ha preso questo governo per imprimere un vero cambiamento, una inversione di rotta?
Non ci stiamo.
Mi dispiace dirlo, ma il presidente Prodi ha sbagliato. Ha deciso autonomamente, senza neppure consultarsi con il suo esecutivo.
Al termine della conferenza stampa gli è sfuggito un momento di sincerità, quando ha commentato: “certo che costruire un aeroporto militare proprio nel centro di una città è un pochino insensato…
Com’è che ha cambiato idea Signor Presidente, arrivando a dichiarare, senza timore del ridicolo, che non si tratta di un problema politico, bensì di una questione meramente urbanistica, che lei non può risolvere, perché non è il sindaco di Vicenza.
La città palladiana del teatro Olimpico rischia di diventare una Caporetto di questo governo.Chiediamo, pretendiamo, esigiamo, che il nostro primo ministro ascolti i diretti interessati, prima di passare all’azione, e si consulti anche con noi, per decisioni così gravi, dal momento che l’Italia è una repubblica parlamentare!
Caro presidente, l’unica via d’uscita… e sarebbe la prima volta che succede nella storia del mondo, è riconoscere di aver commesso un errore.
Sarebbe un gesto straordinario, degno di un leader saggio e che ascolta la sua gente.
Un gesto che le farebbe riguadagnare di colpo la fiducia
che dal giorno dell’insediamento del governo ad oggi, come dicono i sondaggi, si è parzialmente incrinata. Credo che ne parlerebbero, con ammirazione, tutti i giornali del mondo.
Noi cittadini italiani vogliamo la pace, non come alterativa alla guerra ma come valore assoluto e insostituibile, e la potremo perseguire solo allontanando dal territorio italiano chi minaccia ogni giorno la pace!
Per quanto esposto dichiaro voto contrario alle mozioni dell’opposizione".
Martedì, 6 Febbraio, 2007 - 13:55

URANIO IMPOVERITO:morti 43 soldati italiani

URANIO IMPOVERITO:morti ad oggi 43 soldati italiani, e 512 sono ammalati, alcuni sul letto di morte

IMPORTANTE VISITARE I SITI
www.osservatoriomilitare.it – www.nanodiagnostics.it
Ecco un’altra questione che questo governo DEVE affrontare con fermezza e serietà, e ancora una volta con una mano sulla coscienza.
Ricordate tutti la guerra nei Balcani? Da allora i nostri soldati hanno in uso armi con uranio impoverito.
Questa sostanza, al momento dell’esplosione, libera nell’aria un particolato finissimo, facilmente trasportabile per lunghe distanze dal vento, con alto rischio di contaminazione del terreno delle acque.
Dopo l’inalazione, entra in circolo nel sangue con effetti nefasti: linfomi di vario tipo, e dopo una lunga malattia che intacca dapprima i reni, si arriva alla morte. Malformazioni tumori ecc… Una volta introdotto, il nostro corpo non è in grado di espellerlo.
Queste informazioni sono in possesso da lungo tempo della comunità scientifica e dei governi, in primis quello americano. Viene usato da noi, inglesi, americani ecc..
Viene prodotto dai francesi, che, con gli avanzi delle loro centrali nucleari costruiscono questi ordigni bellici, avendo pure un tornaconto economico dagli scarti di produzione.
Sono morti ad oggi per causa chiaramente riconducibili alla cosiddetta “sindrome dei balcani” 43 soldati italiani, e 512 sono ammalati, alcuni sul letto di morte.
Veniamo ad oggi. Sono membro della commissione d’inchiesta sull’uranio impoverito. Tale commissione ha un anno di tempo per compiere il suo mandato, ascoltando tutti gli esperti che saranno ritenuti necessari, e per dare al Senato il suo parere. Da quando è stata istituita, nel mese di novembre, non si è MAI riunita, e a questo punto i tempi iniziano ad essere stretti per compiere un lavoro serio, il rischio è che sia convocata troppo tardi e non riesca ad arrivare ad alcun risultato.
Perché il presidente Marini non convoca la commissione d’inchiesta sull’ Uranio Impoverito?
Si dice ci sia già un accordo di massima sulla presidenza, per Lidia Menapace, ma la commissione non inizia i lavori perchè?!
La verità e forse che nessuno la vuole? E’ una commissione scomoda?
Magari alla sinistra non interessa approfondire, perchè d’Alema mandò i nostri soldati a morire in Kosovo, conscio del rischio a cui erano esposti, e la destra perchè è solidale con le lobbies dei proprietari delle industrie della difesa .
Ecco perché ora più che mai, visti i recenti problemi di questo governo, tra Afghanistan e Vicenza, l’attività della commissione è a rischio.
E’ doveroso intervenire, perché quotidianamente si consuma una tragedia. Non essendo una malattia “riconosciuta” i soldati ammalati e le loro famiglie sono costretti a pagare di tasca loro, cure, ospedali ecc. Ci sono storie strazianti, di genitori che hanno venduto la casa per pagare le cure ai figli.
In questa finanziaria il Senatore Bulgarelli aveva proposto un fondo per il sostegno alle famiglie delle vittime dell’uranio impoverito.
Ma nella notte precedente il voto, dal decreto è scomparso il riferimento preciso all’ uranio impoverito e i fondi dirottati anche famiglie delle vittime di Ustica perchè riconosciute come vittime del terrorismo.
Questo grazie alle pressioni degli alti generali italiani, che hanno preferito mettere a tacere un’altra questione, con l’aiuto della prescrizione.
Come chiudere questo post? Con tutta la rabbia, il senso di disorientamento, impotenza, intolleranza…
Franca Rame
Ps. Ho scritto al proposito una lettera al Presidente Marini, vi comunicherò la risposta.

http://www.francarame.it/

Martedì, 6 Febbraio, 2007 - 13:48

“RIPENSACI PRODI”

Lanciamo la

campagna
“RIPENSACI PRODI”
Le chiediamo di riconsiderare il suo editto da Bucarest sull’allargamento della base americana a Vicenza; una decisione espressa senza tener conto delle diverse opinioni degli abitanti della città veneta e di tutta la zona coinvolta.
L'aprire una base (la più importante d'Europa come Lei ha riconsciuto), a due chilometri da una città d'arte e cultura d'importanza mondiale, senza considerare l'impatto ambientale disastroso che provocherebbe, ci sembra a dir poco insensato.
La preghiamo quindi di tornare sulle sue decisioni.
Apra un vasto dibattito.
Pronunci, a reti unificate le inedite parole: “HO SBAGLIATO! PARLIAMONE!"
Sarebbe un gesto di grande civiltà MAI DIMOSTRATO da nessun governante al mondo.
PER GOVERNARE NELL'INTERESSE DEI CITTADINI UN PAESE, SONO INDISPENSABILI UMILTA' E CORAGGIO.
CI RIPENSI PRESIDENTE, INDICA UN REFERENDUM, NE HA LA POSSIBILITA'.CI SONO MOLTI DELUSI NEL NOSTRO PAESE DALLA SUA POLITICA... FORSE TORNEREBBERO A GUARDARLA CON SIMPATIA.
Le ricordiamo, signor Presidente un passaggio del suo programma, in campagna elettorale: "... in questo quadro reputiamo necessario ad una redifinizione delle SERVITU' MILITARI che gravano sui nostri territori... che salvaguardi gli interessi della difesa nazionale e al tempo stesso quelli altrettanto legittimi delle popolazioni locali" ( pg 111 del Programma de l'Unione).
Affinché questo sogno si possa verificare, occorre un’enorme mobilitazione e grande impegno da parte di moltissimi.
Quindi proponiamo di inviare in numero spropositato di email o, chi non ne avesse la possibilità, cartoline postali, al Corriere della Sera (cormil@rcs.it - Corriere della Sera - via Solferino, 28 - 20121 Milano) e alla Presidenza del Consiglio (trasparenzanormativa@governo.it - Palazzo Chigi, Piazza Colonna 370 00187 Roma). Ognuno può scrivere il messaggio che sente purché BREVE, ma per comodità del copia-incolla suggeriamo un testo:
RIPENSACI PRODI! LIBERA VICENZA DALLA BASE AMERICANA DAL MOLIN
Vi invitiamo a privilegiare l’invio al Corriere che affogando in un mare di comunicazioni, sarà sollecitato a dare avviso ai suoi lettori della enorme (ci auguriamo!!) mobiliatazione dei cittadini.
INOLTRE... vi preghiamo di diffondere questo comunicato su tutti i siti, blog, quotidiani online, mailing list ecc… e annunciare l’operazione “Prodi ripensaci” anche su giornali cartacei nello spazio lettere, o qualsiasi altro mezzo di informazione, bacheche circoli, associazioni, università, scuole, fabbriche ecc… (non dimenticate di mettere dove volete, il nostro blog promotore della campagna)
Certa della vostra mobilitazione vi invio un grazie con un abbraccio grande. Come ci si sente bene quando ci si mette in movimento!!!!
UN ABBRACCIO GRANDISSIMO franca rame
"Ai guasti di un pericoloso sgretolamento della volontà generale, al naufragio della coscienza civica nella perdita del senso del diritto, ultimo, estremo baluardo della questione morale, è dovere della collettività 'resistere, resistere, resistere' come su una irrinunciabile linea del Piave."
Francesco Saverio Borrelli - 12 gennaio 2002

http://www.francarame.it/

Martedì, 6 Febbraio, 2007 - 13:33

Lettera aperta al Presidente Prodi di Giampaolo Si

http://www.francarame.it/?q=node/152

Caro Presidente,
il programma di governo dell'Unione 2006-2011 ha tre riferimenti alla necessità di politiche di disarmo .
La spesa militare mondiale ha raggiunto livelli molto allarmanti, avvicinandosi pericolosamente ai record della guerra fredda . L’Italia é al 7° posto. E con una spesa pro capite di 468 $. Seconda nelle esportazioni mondiali di armi leggere, come ha ricordato l' Herald Tribune dello scorso 6 settembre, e con ingiustificati acquisti di armamenti, come la portaerei Conte di Cavour (quasi un miliardo di euro, sistemi d'arma esclusi), dieci nuove fregate (3,5 miliardi di euro), 121 caccia Eurofighter (oltre 6,5 miliardi di euro): da soli rappresentano l'1 per cento del nostro PIL.
La spesa per armamenti è spesa di morte.
In occasione della prossima legge finanziaria, e a favore della spesa socialmente utile, Ti chiediamo di voler dare un segnale di svolta anche in questo settore: riducendo per il 2007 le spese per armamenti dell'Italia e prendendo l'iniziativa in sede UE, con lo stesso giusto impegno per mettere fine alla guerra in Libano, perché le Nazioni Unite avviino una nuova stagione di disarmo multilaterale.
(lettera sottoscritta da Franca Rame)
Martedì, 6 Febbraio, 2007 - 12:36

dal Comitato di Via Frappolli

Dopo tre rinvii, si è riunita il 31 gennaio la Commissione comunale degli
"esperti" che dovevano vagliare le obiezioni
alla costruzione di 26 nuovi parcheggi sotterranei nella nostracittà , tra
i quali via Frapolli.
Nessun comunicato ufficiale è stato ancora diramato. Alcune"indiscrezioni",
riportate sui quotidiani, delineano una
incredibile linea scelta dal Comune: stralciare dal piano parcheggi 5 o 6
localizzazioni e proseguire con la costruzione
delle altre.
Mentre aspettiamo con l'mmaginabile tensione i "verdetti" definitivi, che
dovranno essere siglati dall'Assessore Croci,
non possiamo che esprimere la nostra preoccupazione mescolata all'amarezza
di aver provato ad avere fiducia in chi ci governa e che avrebbe dovuto
accogliere e far proprie le considerazioni degli abitanti coinvolti in
questi progetti.
Noi pensiamo che l'esperienza compiuta dai Comitati spontanei di cittadini
sia importante. Per lunghi mesi hanno raccolto informazioni, migliaia di
firme a sostegno delle loro proposte, hanno dedicato ore ed ore del loro
tempo nel confrontarsi e nel sostenere le loro posizioni, costruite da
serie e motivate considerazioni tecniche, sociali e politiche, motivazioni
che non possono vedere risolta questa spinosa questione in un sorta di
"roulette russa".
Pretendiamo di essere messi a conoscenza delle motivazioni che porteranno
alle scelte. Su quali basi ad esempio si riterrà idoneo scavare una
voragine in una strada larga 25 metri con la presenza di molte residenze e
di 20 esercizi commerciali, realizzando il parcheggio interrato con
tecnologie invasive, ancorandosi alle fondazioni delle case?
CREDIAMO NOSTRO DIRITTO CONOSCERE IL CRITERIO TECNICO-SCIENTIFICO-POLITICO
CHE SOTTENDE A QUESTE DECISIONI. NON VOGLIAMO PENSARE CHE LE MOTIVAZIONI
POSSANO ESSERE ESCLUSIVAMENTE DI INTERESSI PERSONALI O DI FAVORE.
per il Comitato Abitiamo la città Frapolli noBOX
Rossella Traversa

Lunedì, 5 Febbraio, 2007 - 17:02

Mobilitazione per il diritto alla casa

Care e cari vi invio la seguente comunicazione da parte dell'Unione Inquilini, con l'adesione del SICET e degli altri sindacati inquilini:

PRESIDIO MARTEDI' 6 FEBBRAIO 2007
dalle ore 16,00 alle ore 19,00
davanti all'Assessorato alla Casa - Via Larga 12

perchè?

La giunta Moratti non fà nulla per affrontare l'emergenza casa, continuano gli sfratti, le graduatorie per le assegnazioni delle case popolari non ci sono più dal 31 dicembre 2006, il nuovo bando generale ha raccolto solo 16000 domande, invece delle 25000 preventivate, manca il nuovo regolamento comunale per le assegnazioni, sempre meno alloggi pubblici in offerta per l'emergenza e
l'assessore alla casa non se n'è accorto!!!

La mobilitazione è finalizzata a richiedere al comune

la garanzia dell'offerta di un alloggio popolare alle famiglie sfrattate,
l'immediata assegnazione di tutti gli alloggi pubblici sfitti disponibili,
un nuovo Regolamento per le assegnazioni,
il recupero delle domande inserite nelle graduatorie precedenti,
un piano straordinario per la casa in affitto

Lunedì, 5 Febbraio, 2007 - 13:53

Una tregua a Parigi per una pace ambientale

Una tregua per il Pianeta, una tregua per la sopravvivenza del mondo e dell’umanità, una tregua per l’ambiente: siamo come se fossimo in una guerra continua, dove il “nemico” è colui che ogni giorno offende la Terra, ipotecandone il proprio futuro. Parigi si illumina d’immenso per qualche minuto, spegnendo ogni fonte di luce in protesta: è successo il 1 febbraio per cinque minuti, dalle 19,55 alle 20. La Torre Eiffel era completamente al buio: così si è risparmiato il 9% dei 7000 megawatt che servono per fare funzionare l’intera struttura in un’ora. Non è molto, ma è una goccia in un mare per denunciare che questo sistema di produzione, che questo sistema di generazione dell’elettricità e di produzione dell’energia è insostenibile: insostenibile perché arreca danno e pregiudizio al bioclima. Risulta insostenibile perchè arreca danno e pregiudizio alle coste in quanto un aumento del livello dei mari, si stima dai 18 ai 60 centimetri entro la fine del secolo, sarà causato dal progressivo scioglimento dei grandi ghiacci. Insostenibile risulta, infine, in quanto aumenteranno fenomeni naturali di eccezionale portata e gravità, dai tornadi agli uragani, presenti anche in zone non prettamente a clima tropicale, come da poco abbiamo visto accadere in Olanda. Il dato più preoccupante, scritto e certificato nel documento di 15 pagine dell’IPCC, gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico istituito dall’ONU, dove partecipano 500 esperti provenienti da 130 Paesi, risulta essere l’aumento della temperatura media annua, la cui previsione delinea un incremento tra 1,8 e i 4 gradi entro il 2100. E’ un’accelerazione senza fine stabilisce la commissione e proprio per questo occorre “rivoluzionare le coscienze, la cultura, l’azione politica” come ha intimato il Presidente francese, Chiraq, all’apertura della Conferenza internazionale sull’ambiente, tenutasi a conclusione dell’IPCC e alla presentazione del dossier. Alcune aziende hanno già aderito al programma “Climate Saver” promosso dal WWF a Parigi, un giorno prima della conclusione dei lavori dell’IPCC. L’effetto serra diventa il responsabile assoluto di questo disastro senza fine: l’aumento delle emissioni di anidride carbonica nell’aria causano l’innalzamento incessante delle temperature, e, spesso, come attestano i climatologi dell’"Union of concerned scientists", l’amministrazione statunitense ha premuto affinché gli stati a eliminassero dalle ricerche i termini 'riscaldamento globale' e 'cambiamento climatico'.
Nel documento dell’IPCC è riportato il dato che il 90% delle attività umane causa il riscaldamento del globo, generando devastanti conseguenze sull’intero sistema ecologico e bioclimatico.

Alessandro Rizzo

già pubblicato su www.altrementi.org

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