Concorso "Homo migrans"
Il concorso, aperto a tutti, è articolato in 4 sezioni: scuola primaria - secondaria inferiore - secondaria superiore - categoria mista (cui può partecipare anche chi non è più studente). Alle prime 3 categorie saranno richiesti lavori creativi in qualsiasi forma sul tema delle migrazioni, alla categoria 4 sono invitati a partecipare soprattutto fotografi, grafici e registi. I lavori dovranno pervenire entro il 30 aprile. Verranno premiati i migliori elaborati per ognuna delle 4 sezioni: la proclamazione dei vincitori avverrà nell'autunno 2007.
Inoltre, tutti gli elaborati premiati o segnalati faranno parte della mostra itinerante "Homo Migrans", che si arricchisce di anno in anno grazie ai numerosi lavori che pervengono in sede ad ogni edizione.
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Milano: Smog, bambini con polmoni da fumatori
Corriere della Sera on-line, Cronache, 19 gen 2006 18:14
MILANO - Lo smog riduce i polmoni dei bambini come quelli dei vecchi
fumatori. "Gli studi scientifici degli ultimi anni - ha detto
Alessandro Fiocchi, direttore della Clinica Pediatrica Melloni di Milano -
hanno dimostrato che l'aumento del PM10 determina nei bambini,
entro il primo anno di vita, un aumento del 22% della mortalita'
a causa di malattie respiratorie".
"Sono sempre di piu' i bambini che dopo 2 o 3 mesi di
tosse continua presentano lesioni del polmone identiche a quelle che si
trovano piu' comunemente nei fumatori o nell'anziano", ha spiegato il
medico durante la conferenza stampa del terzo Meeting di Allergologia
Pediatrica, che riunisce i pediatri a Milano da oggi a domenica. (Agr)
LA PARTECIPAZIONE: MODI E PERCORSI
La partecipazione: modi e percorsi
Dai papa boys ai no global
a cura di Bianca Gelli e Terri Mannarini
“SocialMente” – n. 19 – pp. 239 – Euro 14,00
Il volume offre una panoramica delle attuali forme di partecipazione, estendendo l’analisi oltre l’azione politica – tradizionalmente assunta come declinazione forte della partecipazione – verso altri ambiti del comportamento collettivo: il riferimento è alla vaste aree dell’azione civica e della religiosità, intesa – quest’ultima – nella sua dimensione sociale e proattiva. Il volume, occupandosi dei fenomeni psicologico-sociali legati ai piccoli gruppi, ai movimenti e alle folle, tocca alcuni temi classici della psicologia collettiva, riattualizzando, per esempio, le domande sul ruolo del capo carismatico e sul rapporto tra emozioni e processi cognitivi. Le questioni sollevate appaiono trasversali all’analisi di tutte le forme aggregative che sottostanno all’azione collettiva, le quali si manifestano oggi in forme liquide e destrutturate, oppure, al contrario, rigide e settarie. Ne emerge, per lo meno sul piano fenomenologico, un quadro vivo e variegato, che rafforza il contributo euristico di un approccio psicologico-sociale al tema della partecipazione.
Bianca Gelli è professore ordinario di Psicologia sociale presso l’Università di Lecce. Studiosa della psicologia delle differenze di genere, si interessa da vari anni alla partecipazione giovanile. Ha curato recentemente un numero monografico della rivista Psicologia di Comunità (n. 2, 2005) dedicato a questo tema.
Terri Mannarini è ricercatrice in Psicologia sociale presso l’Università di Lecce. I suoi più recenti interessi di ricerca vertono sull’analisi dei processi di azione collettiva, argomento sul quale ha pubblicato il volume Comunità e partecipazione (2004, Franco Angeli).
Indice
Introduzione
Parte prima. Militanza
Le forme della partecipazione: dal politico al socialeBianca Gelli, Monica Legittimo, Cosimo Talò
Il gap di genere nell’attivismo politico Bianca Gelli, Terri Mannarini
Deliberazione e protesta
Uno sguardo al mondo dei Forum sociali
Terri Mannarini, Alessia RochiraParte seconda. Fede
Dagli oratori alle piazze
Appartenenza religiosa e presenza sociale
Bianca Gelli, Mina Ria, Gaia Carata
Una e moltepliceIdentità e partecipazione dei papa boys
Terri Mannarini, Stefania Attanasio, Maria Assunta Calora
Parte terza. Cittadinanza
Il volontariato tra altruismo e azione socialeUna ricerca sui donatori di sangue
Terri Mannarini, Catia Pacucci, Cosimo Talò
Lavoro di rete e partecipazioneUna questione di metodo nell’intervento psicologico
Ruggero Ruggieri, Maria Cleofe Fasano, Stefania Attanasio
Dalla compliance all’empowerment sociale
Una ricerca con persone affette da anemia mediterranea
Bianca Gelli, Ada Lorenzo, Maria Grazia Cafaro
La partecipazione nei processi di piano
L’esperienza dei contratti di quartiere
Vito Garramone, Alessia Rochira, Mina Ria
redazione@edizioniunicopli.it
ZERO INQUINAMENTO
11-Marzo-2007
Un cittadino italiano ha finalmente deciso che gli fa troppo male respirare
le polveri sottili e vedere persone a cui vuole bene morire di cancro
intorno a sé; per il benessere delle multinazionali petrolifere e ha chiesto
alla commissione europea (dipartimento dell'ambiente) di creare una legge
che obblighi i padroni del petrolio ad installare accanto ad ogni
distributore di benzina almeno un distributore ad idrogeno e di
incominciare
a produrlo utilizzando energie rinnovabili.
In parole povere questa legge favorirà l'introduzione sul mercato delle
automobili ad idrogeno a ***ZERO INQUINAMENTO*** e ad alte prestazioni!!!
Finalmente potremo respirare a pieni polmoni e anche i figli dei nostri
figli!
L'auto del futuro esiste già ed in vari modelli!
Bastano 800.000 firme per far abbassare la testa ai padroni del petrolio.
Firmate la petizione per voi, i vostri amici e parenti!
Cogliamo questa opportunità e facciamone un'arma, anche per altre piccole
battaglie.
PER FIRMARE LA PETIZIONE SUL LINK QUI SOTTO:
Se La Stampa scrive dei gay come l’Osservatore
Se La Stampa scrive dei gay come l’Osservatore Romano
La lettera dei presidenti Arcigay, ArciLesbica, Agedo e Famiglie Arcobaleno al direttore del quotidiano torinese che ripropone un nuovo articolo omofobico sulla manifestazione Diritti Ora!
... Quella di ieri a favore delle unioni civili è stata una manifestazione di “cani”. Perché si sa ... Gli etero hanno i bambini, i gay al più hanno “un compagno a quattro zampe”. Potrebbe sorprendere che la battuta d’apertura, quella più forte e incisiva, dell’articolo di cronaca che l’autorevole quotidiano di Torino dedica alla kermesse di piazza Farnese, riecheggi l’insulto più sprezzante con cui regolarmente gli ambienti integralisti cattolici bersagliano le unioni omosessuali. Che cioè se le riconosciamo per legge allora dovremmo riconoscere anche le unioni tra uomini e animali.
La sorpresa svanisce quando ci si accorge che l’autore dell’articolo è la stessa giornalista che un paio di settimane fa propagandava come scientifiche, dalle colonne dello stesso giornale, le idee sulla “cura dell’omosessualità” promosse dal fondamentalismo cristiano a stelle e strisce. Con santa pace delle maggiori e più autorevoli istituzioni e associazioni di psicologi, medici e psichiatri del mondo che, non solo giudicano scientificamente infondate queste teorie, ma mettono in guardia dalla potenziale pericolosità delle “cure” predicate.
E così, mentre Arcigay attende che La Stampa accetti un doveroso intervento di una qualche figura di spicco del mondo accademico degli psicologi italiani, il quotidiano decide di affidare alla stessa penna, apparentemente intinta d’inchiostro vaticano, il resoconto del sit-in del movimento omosessuale. Imprecisioni a parte (ieri il gay guarito erroneamente indicato come ex responsabile “turismo dell’Arcigay”, oggi piazza Farnese che conterrebbe “tremila” persone) l’altro aspetto messo in luce dalla cronista è che le persone eterosessuali ieri in piazza, con relativi bambini, erano poche rispetto a quelle omosessuali. Strano che fossero così numerose e che ci fossero anche famiglie omosessuali con pargoli al seguito, hanno piuttosto notato quasi tutti gli altri osservatori e giornalisti, visto che si trattava pur sempre di una manifestazione gay.
Non sappiamo se quella del quotidiano sia una scelta meditata o una semplice svista. A noi rimane il sospetto che, chi guarda alle persone omosessuali con la lente deformate del pregiudizio, difficilmente possa offrire su di loro lo sguardo obiettivo e sereno al quale hanno diritto i lettori di un grande, prestigioso e moderno quotidiano, come La Stampa.
Sergio Lo Giudice, presidente nazionale Arcigay
Francesca Polo, presidente nazionale Arcilesbica
Giuseppina La Delfa, presidente nazionale Famiglie Arcobaleno (ass. mamme e papà omosessuali)
Paola Dall’Orto, presidente nazionale Agedo (ass. genitori e amici degli omosessuali)
www.arcigay.it
comuncato stampa ArciGay
L'attacco precotto del Vaticano
Diritti Ora! La risposta di Arcigay al feroce attacco alla kermesse del 10 marzo: spiazzati da una manifestazione politica con famiglie e bambini
“L’attacco dell'Osservatore Romano contro la manifestazione di sabato a favore delle unioni civili è precotto e favolistico. Si aspettavano un gay-pride, e contro quello erano pronti a tuonare. Di fronte ad una manifestazione politica di altro tipo, civile, sobria e gioiosa, con tante famiglie e bambini, non hanno saputo più che dire e hanno mandato il disco rotto contro le ‘carnevalate’”.
Questa la replica del presidente nazionale di Arcigay, Sergio Lo Giudice, al feroce attacco del quotidiano del Vaticano contro il sit-in di piazza Farnese a Roma.
“Le parole delle gerarchie cattoliche contro la dignità delle persone omosessuali – continua Lo Giudice - rasentano quotidianamente l’insulto e lo sberleffo. Parlano di “carnevalate” di “isteria” di “amori deboli e deviati”. L’unica isteria sotto gli occhi di tutti gli italiani è piuttosto quella con cui ossessivamente i vertici del clero cattolico attaccano il progetto di dotare l’Italia, al pari delle altre grandi democrazie europee, di una buona legge sulle unioni civili, a favore di tante coppie omosessuali ed eterosessuali."
“Non bisogna inoltre dimenticare un dato di fatto inoppugnabile. Nei paesi, come la Francia, dove esistono da anni leggi sulle unioni civili, queste vengono utilizzate più dagli eterosessuali che dagli omosessuali, anche se, visto che in Italia a gay e lesbiche è negato il matrimonio, sono ovviamente le loro organizzazioni per la parità dei diritti a guidarne la richiesta."
“Non si venga poi a parlare a noi di strumentalizzazione dei bambini. Ne abbiamo visti tantissimi portati in piazza dai cattolici in Spagna contro il matrimonio gay, usati come simbolo per invocare discriminazioni e negare diritti. I bambini che erano in piazza Farnese coi genitori, etero ed omosessuali, partecipavano ad una festa di libertà: è un fatto che il 15% dei bambini nasca in Italia da coppie non sposate, è un fatto che molti bambini vivano con due genitori dello stesso sesso. Questa è la ‘società naturale’ italiana, anche se non corrisponde a schemi ideologici precostituiti”.
www.arcigay.it
News da Celim
http://www.celim.org