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Il Blog di Alessandro Rizzo | www.partecipaMi.it
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Martedì, 18 Marzo, 2008 - 09:09

La repressione cinese in Tibet e il silenzio del Papa

La repressione cinese in Tibet e il silenzio del Papa

 

Mi ha molto meravigliato il silenzio del Santo Padre sulla questione tibetana e la dura repressione in atto da parte del governo cinese. Il Papa, sempre attento a tutte le questioni mondiali e pronto ad intervenire sempre e comunque, questa volta è stato zitto. Domenica all’Angelus non ha proferito parola, nonostante che fosse stato sollecitato dal Dalai Lama in persona. Ambienti Vaticani hanno giustificato questo silenzio col fatto che “non avendo in Tibet un nunzio apostolico non hanno la possibilità di verificare quello che sta avvenendo”. Giustificazione a mio avviso molto risibile e discutibile, visto che quanto sta avvenendo è documentato, in parte, dai media e riportato dai vari ambasciatori presenti sul posto. Quello che sta avvenendo in Tibet è di una gravità estrema e si vuole soffocare nel sangue le legittime aspirazioni di un popolo che da decenni insegue una sua politica di indipendenza dalla Cina e dal suo potere soffocante. Sono intervenuti diversi capi di stato e anche il nostro Governo ha fatto la sua parte seppure ancora in maniera flebile e non incisiva. Ci sono in ballo interessi economici enormi e si sta attenti a non disturbare il Governo di Pechino anche in vista delle prossime olimpiadi. Da più parti si sono levati appelli a boicottare le prossime olimpiadi: un paese che non rispetta i diritti civili e attua la pena di morte, secondo me, non è degno di ospitare i giochi olimpici.

Lunedì, 17 Marzo, 2008 - 11:36

No War Day, Denuncia e impegno


"No War Day", denuncia e impegno

...Alla fine, sabato scorso, anche il clima si è arreso. Ha accettato, in un certo senso, la sfida della pace e le nubi sono rimaste in un cantuccio, giusto un po' imbronciate, temendo la solarità dei nostri volti dialoganti. Ma senza colpo ferire.
Avevamo pure subìto un imprevisto spostamento, per lasciar spazio ai banchini della Destra e della Lega. Ma piazza Cordusio, dove s'intreccia la Milano venusta del "Brolett" col nascente rampantismo del primo Credito, assumeva forse un valore ancor più simbolico per la nostra sbandata e ondosa allegria. Si respirava un che d'eterno nei nostri occhi. Sentirsi dire che un domani, nei libri di storia, non si studieranno solo le Crociate e le conquiste, ma anche e soprattutto i simboli "NO WAR", non Carlo V o le bombe intelligenti bensì Gandhi, King, Silo, Yunus... ci ha riempiti d'un sano orgoglio. Perché solo così abbiamo avvertito la percezione d'un futuro più tenero e dolce.
Un grazie agli amici di Mondo Senza Guerre, organizzatori dell'evento, del Partito umanista, del Centro delle Culture, Guerre & Pace, No Dal Molin, Amici di Beppe Grillo e tanti sconosciuti passanti che pian piano, incuriositi dallo strano messaggio e vincendo l'iniziale esitazione, si sono uniti al nostro variopinto gruppo.
Credo sia opportuno lasciar la parola a loro. Anche perché sono fra i pochissimi che riescono a dibattere senza annoiare.

Intervento di Alessandro Di Falco, Partito umanista (per questo e altri, cfr. anche il seguente video , n.d.r.)
Ringrazio gli amici di Mondo Senza Guerre e del Movimento umanista che mi hanno dato la possibilità di intervenire a questo evento pubblico, uno tra i molti che la gente di buon cuore sta mettendo in atto in diverse parti del mondo in questi giorni.

L’11 settembre 2001 un attentato terroristico causò la morte di 3.000 civili, in larga parte americani. Probabilmente, lo stesso giorno, qualche altro americano moriva perché privo dell’assistenza sanitaria, qualche altro veniva ucciso da un connazionale con un’arma da fuoco, qualche altro modernamente “giustiziato”, a migliaia venivano licenziati per mantenere libero il mercato, e così via...

Larga parte della popolazione mondiale, lo stesso giorno, pativa la fame, la sete, le malattie e ne moriva... Palestinesi si armavano o si promettevano al martirio e israeliani si adoperavano per martirizzare, morendone entrambi... e così via... insomma, un giorno di ordinaria amministrazione per molti e di buoni affari per pochi.

Però, da quel giorno in poi, si fece insistente la voce che era necessaria una guerra, una guerra per porre fine a questa scocciante minaccia che è il terrorismo e vivere finalmente secondo il modello occidentale. “L’unico modello! Democratico! Libero! E in definitiva il migliore. La guerra! La risposta alle barbarie!”.

Fu così che si invase l’Afghanistan, poi l’Iraq. Nel 2004 quella guerra arrivò anche in Europa, prima a Madrid e poi a Londra. Un’Europa che ancora si domandava incredula sulla guerra dei primi anni Novanta nella ex-Jugoslavia.

Ma la buona gente non ci stava, manifestava, a milioni scesero in piazza opponendosi a questa logica dell’occhio per occhio, sapendo bene che, in definitiva, dalla violenza non nascerà mai la pace.
E allora iniziarono a cercare di convincere queste persone che ci sono guerre e guerre, tutte brutte, per carità... alcune però necessarie... E allora per darcela a bere parlarono di guerra lampo: “Ti faccio male ma smetto subito”; di guerra chirurgica: “Ti asporto il male di netto e passa tutto”... salvo poi dimenticarsi le pinze nell’addome! Guerra umanitaria! “Ora sì che abbiamo ragione di farla questa guerra!”, vogliono farci credere,...è umanitaria! “A fin di bene ti massacro, e se mi riesce ti rianimo, se poi muori, mi spiace...tanto, lo giuro”.

E missili, e proiettili intelligenti, quelli che uccidono subito e solo i cattivi... ma provocano il cancro a distanza di anni... anche a chi li ha usati! Davvero troppo intelligenti!

E ora ci parlano di armi nucleari...

Armi nucleari?!? ...ma non era un capitolo chiuso negli anni ‘80?
Ma a chi vogliono fare paura? Ai cosiddetti “cattivi”? A chi desidera la pace per sé e per gli altri? Forse a tutti...

In questi giorni non si sente parlare che di vita. Si fa a gara a chi la difende di più. E di sicurezza... Telecamere, più polizia, più armi, pene più severe!

MA DI QUALE SICUREZZA CI PARLANO? DI QUALE VITA? LA NOSTRA O LA LORO?

Di certo con una legge elettorale come questa la loro di vita la difendono benissimo, ed è molto più sicura! La domanda è: fino a quando?

Il Partito umanista esiste dagli ‘80, e quando e dove ha potuto si è presentato alle elezioni perché nel voto si potesse esprimere un’opportunità non-violenta alla disastrosa direzione degli avvenimenti.

Piccolo partito, ci dicono... E’ vero, ma che possibilità ha di esprimersi e crescere? Soprattutto, con quelli grandi, ce la passiamo forse meglio?

Utopici. Questo, a dir la verità, ce lo dicono un po’ meno oggi...

I sognatori siamo noi o chi crede che il prezzo che dovrà pagare a questo sistema andrà diminuendo giorno dopo giorno, stando a guardare?

Sanità ed educazione gratuita e di buon livello per tutti è quello che chiedevamo e chiediamo. Una democrazia partecipativa dove venga chiesto alle persone se vogliono partecipare ad una guerra o preferiscono dare un’opportunità alla pace.

Dove alle gente venga chiesto se ha più bisogno di una base militare o di non pagare le tasse universitarie. Se ha più bisogno di nuovi aerei da guerra piuttosto che di insegnanti e asili. Dove venga chiesto se vuole più gente armata o se preferisce più personale sanitario.
Dove, in definitiva, si possa esprimere la libera scelta di ogni individuo di decidere della propria vita.
Questa è per noi una politica di pace.
Molte grazie.
Daniela  Tuscano.
Lunedì, 17 Marzo, 2008 - 09:33

Mozione:"I Cambiamenti climatici e le politiche energetiche"

In allegato il testo della mozione sui"Cambiamenti climatici e le politiche energetiche" sottoscritta dai consiglieri di maggioranza ed opposizione.E' stata presentata al Consiglio di Zona 6 il 13 marzo u.s. dai consiglieri della  Sinistra zona 6 e verrà votata al prossimo Consiglio di Zona.

Venerdì, 14 Marzo, 2008 - 13:40

PETIZIONE IN DIFESA DEL PARCO DI MONZA

PETIZIONE IN DIFESA DEL PARCO DI MONZA

Sono sicuro che sarai d'accordo... scrivi una mail con oggetto "PETIZIONE IN DIFESA DEL PARCO DI MONZA" a questi indirizzi:
Il contenuto della mail deve essere il seguente (fai copia e incolla in una nuova mail e scrivi nome e cognome al posto di firma):
 Al Sindaco di Monza
e p.c.:
Al Sindaco di Milano
All’Assessore all'Educazione, Parchi e Villa reale
Al Presidente della Giunta Regionale della Regione Lombardia
All’Assessore all’Ambiente della Regione Lombardia
All’Assessore alla Provincia di Monza e Brianza
Al Soprintendente ai Beni Culturali e Ambientali
Al Presidente del Parco della Valle del Lambro
Al Comitato per il Parco Monza 
Monza, 14 marzo 2008
Dalla stampa e da interviste rilasciate da Lei e dall’Assessore al Parco apprendiamo che:
·          La Regione Lombardia ha destinato 1 milione e 700 mila euro per finanziare la Sias, una società dell’ACI Milano, per la realizzazione di un centro di guida sicura nel Parco, in un’area prospiciente il Roccolo –recentemente restaurato a cura di uno sponsor privato su iniziativa del Comitato per il Parco A.Cederna –e la Gerascia, due degli ambienti naturali e storici più preziosi del Parco. La Gerascia, splendido prato rifugio di molte specie faunistiche, potrebbe essere asfaltata e messa a disposizione dell’autodromo. 
·          La Giunta Mariani – senza discussione in Consiglio Comunale -  ha approvato una delibera che rinnova alla Sias fino al 2026 la concessione per la gestione dell'autodromo in cambio di un canone  di locazione ridicolo: 800 mila euro. 
·          Si sta discutendo il progetto dell’architetto Botta di uno stadio della F1 per  ospitare 110.000 persone. 
·          Si sta discutendo la costruzione di due piste aggiuntive che dovrebbero correre parallele al circuito – una interna alla concessione e l’altra esterna. L’unica funzione sarebbe quella di rendere più agevole l’accesso alla pista.
In un momento in cui la salvaguardia dell’ambiente sta diventando un valore universalmente condiviso, ritengo che l’indirizzo da voi adottato vada nella direzione opposta.
Manifesto pertanto la mia totale contrarietà a queste scelte che di fatto compromettono il patrimonio storico e naturalistico rappresentato dal Parco di Monza.
FIRMA

Venerdì, 14 Marzo, 2008 - 01:13

Un'affermazione pericolosa e irresponsabile

Ha già una ricetta in tasca, Berlusconi, per "risolvere" i problemi di un'intera generazione e di quelle future di giovani precari. A una domanda di una ragazza durante la trasmissione TG2 Punti di Vista, riguardo a che cosa si propone per cancellare e combattere la precarietà lavorativa, che è anche precarietà esistenziale, il "Rodomonte" di Arcore risponde dicendo che sarebbe buona idea sposare un milionario, magari il proprio figlio Pierslivio. Direi che il programma è veramente interessante. Risolvere la questione drammatica di una totale incertezza sul futuro proprio e quello della propria famiglia, spesso difficile, impossibile dal crearsi, uno dei candidati alla presidenza del consiglio, auspicabile la sua sconfitta, licenzia la tragedia esistenziale con una battuta pessima indicativa della caratura irresponsabile del soggetto. Basta vincere una lotteria, oppure andare al Milionario di Scotti, oppure sposarsi, magari con sponsor vari, un ricco figlio di "buona famiglia" per poter coronare la propria speranza di vivere un futuro migliore. Come dire: o accetti la tua condizione precaria e marginale, oppure affidati alla bontà del signorotto di turno, come un Don Rodrigo brianzolo. E' una vera offesa quella che Berlusconi ha fatto non solo alla ragazza ma a tutte le ragazze e a tutti i ragazzi che vivono di stenti e di forte confusione perchè precari, senza diritti, senza garanzie, senza possibilità di autodeterminarsi come persona autonoma. E' l'espressione di chi non conosce il dramma esistenziale che ingabbia le nostre giovani generazioni in una situazione di non progressione sociale ed economica utile e funzionale a renderle indipendenti. E' l'espressione di chi minimizza una piaga sociale che vive i nostri tempi e li rende una delle epoche più incerte in materia di diritti e di garanzie, di subordinazione verso i datori di lavoro, di subalternità, di dipendenza assoluta e continuativa, di insoddisfazioni esistenziali. E' una ricetta tipica dell'opulento ricco che sbeffeggia chi fatica a raggiungere fine mese e chi fatica a trovare un'occupazione continuativa e stabile, socialmente sicura almeno: quell'opulenza che vede soluzioni solo se il potere e la ricchezza concedono motivi di riscatto fuori dalla propria vita ordinaria, dalla propria condizione vitale, dalle proprie abitudini civili, dalla propria autodeterminazione sociale. Sono preoccupato difronte a tanta irreverenza e irresponsabilità: dopo le allucinanti e gravose esternazioni di un candidato dichiaratosi fascista e fiero di esserlo nelle fila delle liste del PdL, oggi abbiamo nuove esternazioni che rivelano un'indole disumana e squallida.

Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano

Venerdì, 14 Marzo, 2008 - 00:50

Perchè il vero “voto utile” è a sinistra

Perchè il vero “voto utile” è a sinistra

Dal Messaggero studio a sorpresa: in senato più il risultato è bipartitico più vince Silvio

di Matteo Bartocci “Il Manifesto” 11 marzo’08
Più voti Veltroni, più vince Berlusconi. Dati del 2006 alla mano è uno dei paradossi più clamorosi, per il Senato, della legge elettorale votata dal centrodestra. Uno studio pubblicato ieri sul Messaggero ha il merito di rovesciare tutti i luoghi comuni costruiti ad arte sul “voto utile”. Soprattutto perché con un’operazione di verità ribalta l’analisi dal bipartitismo artificiale Veltroni-Berlusconi prendendo in considerazione tutte le forze principali in campo: Pd, PdL, Sinistra Arcobaleno e Udc.
Com’è noto, alla Camera con questa legge elettorale basta un solo voto in più rispetto a tutti gli altri partiti per accapararsi 340 deputati (il 54%). E visto che a Montecitorio Berlusconi è in testa in tutti i sondaggi , Pd, SA e Udc si spartiranno i 270 deputati restanti. Chi parla di pareggio dunque deve necessariamente concentrarsi su palazzo Madama, che anche nella prossima legislatura sarà l’ago della bilancia.
Sul Messaggero si tracciano 4 scenari constatando che “il controllo della camera alta non dipende solo dallo scontro diretto Berlusconi – Veltroni” ma soprattutto dal risultato delle altre forze politiche: per come è fatta la legge elettorale e per la serie storica di dati tra regioni “bianche” e “rosse” una maggioranza chiara di destra è infatti quasi impossibile.
Salvo in un caso: con i due partitoni che prendono tutto o con una sinistra perdente sotto l’8%. Prendiamo per semplicità la simulazione più “bipartitica” di tutte: prevede un testa a testa Pd-PdL (39,4% contro il 42,4%) e una sconfitta pesante sia per Bertinotti che per Casini (entrambi sotto il 6%). Ebbene, potrà sorprendere ma proprio il risultato più netto è quello che garantisce la maggioranza assoluta del senato a Berlusconi: 164 seggi al PdL contro i 138 del Pd e 2 ciascuno per Sa e Udc (in Toscana e in Sicilia). Questo perché sia nelle regioni “rosse” che in quelle “bianco-azzurre” proprio le terze forze Sa e Udc hanno l’effetto (riequilibrante) di togliere seggi al partitone perdente. Facendo le somme, in quasi tutte le regioni un successo della Sinistra toglie seggi a Berlusconi. Al sud, viceversa, un risultato dell’Udc favorisce di poco Veltroni. Non a caso la simulazione massima in cui la Sinistra raggiunge il 9,3% (21 senatori) è anche quella in cui Berlusconi prende meno seggi (154).
Dal punto di vista politico si possono trarre due conclusioni. La prima è che chiunque vinca in Senato ci saranno comunque tre opposizioni (Sa, Udc, Pd) che non si possono sommare tra loro. Ad esempio: sulle missioni estere Udc e Pd potrebbero votare con il PdL ma non la Sa.
La seconda, altrettanto importante, è che parlare di sostanziale pareggio non vuol dire altro che preparare uno scenario in cui Pd e PdL da soli controllano 311 seggi su 315 a Palazzo Madama. Un numero forse insufficiente a dare un governo stabile ma che consente di fare riforme costituzionali senza neanche passare per il referendum confermativo. Una “grande coalizione” per le riforme del tutto inedita nella storia repubblicana.
Nel 2006 Prc, Pdci e Verdi hanno avuto più voti al senato che alla camera. Segno che una parte dell’elettorato ha voluto garantire la vittoria a Prodi con un voto “utile” sentendosi più libero sul voto di Palazzo Madama. Stavolta si vuole far credere l’esatto contrario. Ma se così avvenisse l’unico effetto concreto sarebbe di consegnare il paese a Berlusconi. Se il 30% di elettori è ancora indeciso è ora che la Sinistra Arcobaleno provi a spiegare, anche con i numeri, che l’unico voto utile contro Berlusconi è il suo.

Venerdì, 14 Marzo, 2008 - 00:37

Ma Milano è veramente informatizzata?

Buona idea. Sì buona idea è quella del Comune di aprire una casella di posta elettronica per ogni cittadina e ogni cittadino di età maggiore ai 15 anni sul sito del Comune: casella dove mandare le comunicazioni importanti che riguardano il rapporto tra pubblica amministrazione e cittadinanza. Si risparmierà in termini di carte con bolli autenticate, inviate con ricevuta di ritorno, raccomandate varie, che temporeggiano nell'essere recapitate e che consumano dispendiosamente carta, appunto.
Ma alcune domande nascono spontaneamente. Innanzitutto come ogni passo che viene visto come eccezionale e senza precedenti si parte sempre da dove si dovrebbe concludere un progetto organico di informatizzazione della comunicazione amministrativa e pubblica.
Mi riferisco a diverse questioni che, ancora, a Milano non trovano soluzione, portando Milano a essere non la prima città che adotta un'informazione digitale e basandosi sulla rete tra Comune e cittadinanza, ma l'ultima in classifica per quanto concerne l'utilizzo di "open source", il sistema operativo e programmatico che consentirebbe chiaramente di decurtare costi ingenti che ogni anno incombono sulla pubblica amministrazione in termini di rinnovo delle licenze dei sistemi operativi, dei software. Proprio ieri si è discusso in commissione tempo libero, in consiglio di zona, di promuovere un seminario/work shop in consiglio sull'utilizzo di Linux e di Open Source come metodi attivi per garantire la programmazione in rete dei sistemi di base e dei software. Io avevo presentato una mozione, recepita all'unanimità, ripeto unanimità, da tutte e da tutti i consiglieri per avviare almeno partendo dal settore decentramento zona 4 sistemi operativi Open Source, OOSS. Non ho avuto nessun tipo di risposta politica chiara e decisiva in merito: tant'è che qualche settimana fa in consiglio ho fatto un'interrogazione a riguardo, senza avere riscontri ancora.
Ma già si parla di dotare ogni persona che richiedesse una casella di posta elettronica sul sito del Comune per informarla delle procedure burocratiche che ineriscono le varie pratiche, fino ad arvviare al tema delle iniziative comunali, degli spettacoli che offre la città, della viabilità addirittura. Ripeto ottima idea, ma peccato che manchino alcune fondamenta che possano dotare la città di un vero servizio efficente e razionalizzato di informatizzazione e di calibratura della rete. Parlo anche di wireless: a che punto è la delibera nella sua fase esecutiva, approvata dal Comune di Milano, e, per inciso anche dal consiglio di zona 4, sempre su mia proposta di mozione, in riferimento all'esperienza di Buccinasco, che aveva da tempo avviato questa diffusione sul territorio, dai parchi alle scuole, dalle biblioteche alle fermate degli autobus, dai musei alle palestre? Un sistema di connessione veloce e non dispendioso potrebbe realmente dotare la cittadinanza di un utile strumento per utilizzare la rete e internet. Per tutte e per tutti, indistintamente.
E che dire, infine, di attivare anche a Milano col patrocinio e il contributo attivo del Comune, conference e meeting che definiscano quale è la situazione in cui si trova la diffusione di internet e della rete, in campo economico, amministrativo, sociale, civile, aziendale, imprenditoriale, universitario, formativo, come è esempio "State of the net" promosso dalla Regione Friuli Venezia Giulia, oppure seminari, workshop, open space, laboratori dove domanda e offerta si incontrano e si comprendono, interessandosi dell'obiettivo principale, la costruzione di un progressivo sviluppo della rete e dell'utilizzo dell'informatica come democratico livello di confronto e di partecipazione civica.

Ci sono ancora punti da evadere se si vuole, poi, parlare di diffusione della rete come metodo di confronto e di comunicazione tra cittadinanza e pubblica amministrazione.
Saremo la prima città per avviare un progetto di questo tipo, ma chiaramente siamo molto lontani dai parametri e dagli obiettivi europei riguardanti le macro proposte di diffusione della rete, parlo di Berlino, di Parigi e di Londra.  Nelle biblioteche, luogo dove ampiamente si utilizza la rete, per studiare, per ricercare libri e pubblicazioni utili agli approfondimenti che le studentesse e gli studenti cercano, ancora wireless non è arrivato. Così come in molte scuole, in molti centri civic, in molti musei, spazi che potrebbero dare opportunità ai visitator* di sedersi in angoli dotati di panchine o di comode poltroncine sobrie per documentarsi e per studiare con più attenzione particolari che ineriscono l'oggetto della mostra allestita. Cosa attendiamo?

Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano

Giovedì, 13 Marzo, 2008 - 15:36

"I costumi e gli amori degli uomini e degli dei"

Il Circolo Arci Bellezza (link) e il Cig - Centro d´Iniziativa Gay - Arcigay Milano (link) dedicano le due settimane dal 17 al 30 marzo alle mille facce del travestitismo, inteso come gioco, come espressione della propria personalità, come spettacolo, come seduzione, come elemento essenziale di miti e leggende di tutto il mondo, ponte di comunicazione tra i sessi e tra mondi umani e divini.
La rassegna, che prevede quattro incontri serali ed una mostra, ha come titolo "I costumi e gli amori degli uomini e degli dei".
Vi invio il programma degli eventi ed il manifesto, chiedendovi gentilmente di diffonderli attraverso i mezzi a vostra disposizione (mailing-list, news letter, ecc.).
Vi ricordo anche indirizzi e numeri di telefono dei due circoli:
Arci Bellezza - via Bellezza 16a - linee 9, 29, 30, 90, 91 - tel. 02 58 30 26 74
Cig Arcigay Milano - via Bezzecca 3 - linee 12, 14, 27, 29, 30, 60, 73 - tel. 02 541 22 22 5
Per maggiori info: travisamenti@gmail.com.
Vi ringrazio, ciao,
Pier Cesare
* * *
PROGRAMMA
LUNEDI´ 17 MARZO - ore 20
Presso Arci Bellezza
La serata si aprirà con un aperitivo musicale lounge a cura della giovane dj Arge. In seguito affronteremo il tema del travestitismo nello spettacolo, grazie alla visione di "Venus Boyz" (link), il documentario di Gabriel Baur sui drag king e la mascolinità femminile e grazie all´intervento di una drag queen di "Join the Gap" (la serata organizzata con grande successo dal gruppo E20 del Cig - link) che ci parlarà del fenomeno e ci darà "lezioni di trucco". Infine, sarà proiettata la divertentissima commedia "Chinese Odissey" (link) di Jeffrey Lau, in cui si raccontano le vicende di una ragazza vestita da uomo per partire all´esplorazione del mondo.
Ingresso (con tessera Arci o simile: ArciGay, ArciLesbica, ecc...) + buffet = solo 5 euro.
MERCOLEDI´ 19 MARZO - ore 21
Presso Cig
Mercoledì 19 si inaugurerà la mostra "TRAVisamenti. Letture erronee di realtà erranti", composta da una serie di installazioni e giochi interattivi creati appositamente per la mostra stessa. Si tratterà di un percorso fatto da "esperienze di deragliamento" dai classici binari su cui troppo spesso si crede che i generi viaggino tranquillamente. In occasione dell´inaugurazione, si terrà anche un dibattito. La mostra rimarrà aperta fino al 30 marzo (orario pomeridiano). L´ingresso, sia per l´inaugurazione che per la mostra, è libero e gratuito.
MERCOLEDI´ 26 MARZO - ore 20
Presso Cig
Anche la cena della sezione Cultura del Cig, che tante persone ha incantato nel corso degli ultimi anni per la sua convivialità e l´atmosfera rilassata e familiare, sarà dedicata al tema del travestitimo. Il titolo "Cambia la buccia..." dice tutto...
La cena (dal costo di soli 5 euro) è aperta a tutt*.
Si consiglia di prenotare a: cultura@arcigaymilano.org.
DOMENICA 30 MARZO - ore 20
Presso Arci Bellezza
Ancora un aperitivo musicale lounge con le note di dj Arge. A seguire, l´incontro con la scrittrice Buci Sopelsa (link) e su* figli* (link): ci parleranno delle proprie esperienze, di transgenderismo e ci presenteranno il libro "Barba ben fatta e un filo di rossetto" e l´ultimo lavoro (ancora inedito) di questa simpaticissima autrice. Il tutto accompagnato da immagini, poesie, canzoni... Per concludere la proiezione di "Lui portava i tacchi a spillo" (link) di Bernard Blier, con uno straordinario Gerard Depardieu.
Ingresso (con tessera Arci o simile: ArciGay, ArciLesbica, ecc...) + buffet = solo 5 euro.

Mercoledì, 12 Marzo, 2008 - 14:22

Diamo un'opportunità alla pace!

Appello a tutte le forza politiche che partecipano alle prossime elezioni
e che credono alla pace e alla nonviolenza

 
 
Il 15 marzo in tutto il mondo la gente chiederà:
DIAMO UN’OPPORTUNITÀ ALLA PACE!
           
In occasione del quinto anniversario dall’invasione dell’Iraq, in tutto il mondo il Movimento Umanista e tutte le associazioni che aderiscono agli ideali di pace e nonviolenza si danno appuntamento: dalla Spagna, all’Argentina, dalla Guinea all’India, da New York a Praga, da Roma a Istambul per manifestare nella settimana dal 15 al 22 marzo per :
 
-          la restituzione dei territori occupati
-          il ritiro delle truppe d’invasione
-          lo smantellamento degli arsenali nucleari  
 
Giorgio Schultze, portavoce europeo del Nuovo Umanesimo, spiega così lo spirito della manifestazione: “Il 19 marzo di cinque anni fa, gli Stati Uniti attaccarono l’Iraq per la prima volta, portando la morte a circa un milione di persone. Questa guerra preventiva, mai autorizzata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, né dalla comunità internazionale, ha segnato una svolta negativa nella politica internazionale. Oggi si parla apertamente di attacco nucleare preventivo in Iraq. Centinaia di migliaia di dollari dei contribuenti vengono spesi in armamenti quando quelli già esistenti sono in grado di distruggere la terra per ben 25 volte. La gente non vuole questa pazzia. Il 15 marzo, da tutto il pianeta inizierà a sentirsi un clamore che dice: diamo un’opportunità alla pace!”
 
Sabato 15 marzo alle ore 15.30 in Via Dante angolo Piazza Cordusio verrà composta la scritta
“NO WAR” per manifestare la ferma volontà di non dimenticare le ingiustizie e i tragici eventi a cui il conflitto iniziato cinque anni fa ha dato vita. La scritta verrà composta da centinaia di cartoncini bianchi, sorretti dai manifestanti, e verranno effettuate foto aeree della scritta.
Nel corso della giornata, sono previsti interventi di personalità attive nel campo della pace e del
disarmo e la presenza di tavolini di raccolta firme per la legge di iniziativa popolare che dichiari
”l’Italia zona libera da armi nucleari” (www.unfuturosenzatomiche.org)
 
Invitiamo le forza politiche che partecipano alle prossime elezioni che credono alla pace e alla nonviolenza ad aderire e partecipare a questo evento e proclamare il proprio impegno da portare al governo qualora venissero eletti.
 
 
 
La manifestazione è stata promossa dal Movimento Umanista, aderiscono Europe for Peace, Partito Umanista, Centro delle Culture, Mondo Senza Guerre, La Comunità per lo Sviluppo Umano e numerose altre associazioni pacifiste

Mercoledì, 12 Marzo, 2008 - 02:06

Bullismo, la classe politica cattiva maestra

Oggi a Milano un 'branco' di minorenni ha compiuto un nuovo gesto di violenza nei confronti di un giovane "ritenuto" gay e di un altro giovane 'diverso' che cercava di difenderlo.
Luogo della vicenda un oratorio 'Orpas' della parrocchia Sant'Angela Merici a Milano.

L'episodio di bullismo conferma ciò che sosteniamo da tempo: sono urgenti politiche di intervento sociale e culturale per combattere ogni forma di violenza nei confronti di ragazzi perpetrata da altri ragazzi. Quello che sconcerta, oltre il ripetersi degli episodi in tutta Italia, è la presenza costante di insulti e di provocazioni contro ragazzi "accusati" di essere omosessuali.
Questo avviene perché il clima d'odio, alimentato dalle gerarchie cattoliche e dalle destre italiane, favorisce l'emulazione di atteggiamenti razzisti e omofobi.
Oltre a non aver approvato alcuna norma di condanna di questi atti, la classe politica italiana si rende ogni giorno responsabile di essere cattiva maestra dei giovani.
Non stupisce infine l'atteggiamento dei preti dell'Oratorio che, come accade agli insegnanti delle scuole medie e superiori, non danno il giusto peso a questi atti violenti valutandoli come semplici bravate.
Bisognerebbe strutturare in tutte le scuole del paese corsi di formazione sul bullismo e di educazione alle differenze. Questo sarebbe utile alla chiesa italiana, che potrebbe usare una piccola parte dell'ingente introito dell'8 per mille incassato grazie ad un meccanismo truffaldino, per istruire meglio i suoi preti a contatto con le giovani generazioni.
Aurelio Mancuso - presidente nazionale Arcigay
Paolo Ferigo - presidente comitato Arcigay CIG Milano

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