siamo vittime di una grossa ingiustizia!!!
PENSIONI & LAVORO
Movimento Politico e di Opinione
Egregio Signor
Milano
Appello per i lavoratori Officine FFS di Bellinzona
Alessandro Rizzo
Sottoscrivete l’appello di solidarietà ai lavoratori delle Officine FFS di Bellinzona
Programma La Sinistra, L'Arcobaleno: giustizia sociale e laicità
La "Sinistra-arcobaleno» presenta il programma:
lotta alla precarietà, aumento dei salari e diritti agli omosessuali
1. Dignità e diritti nel lavoro: la sicurezza
Ogni giorno in Italia muoiono in media 4 persone mentre lavorano.Grazie a una legge voluta dal Governo Berlusconi si può lavorare anche 13 o 14 ore al giorno e spesso per lavorare occorre rinunciare ai propri diritti.
Siamo arrivati al paradosso che il lavoro è pagato a prezzi orientali e le merci così prodotte vengono vendute a prezzi occidentali.
La Sinistra l’Arcobaleno propone: una legge che fissi la durata massima del lavoro giornaliero in 8 ore e in 2 ore la durata massima degli straordinari; l’immediata approvazione dei decreti attuativi del Testo Unico sulla Sicurezza sul lavoro e quindi più controlli e più certezza e severità delle pene per le imprese che trasgrediscono le norme.
2. Dignità e diritti nel lavoro: lotta alla precarietà
I lavoratori e le lavoratrici precarie nel nostro Paese sono oltre 4 milioni. È precarietà di vita, non solo di lavoro.
La Sinistra l’Arcobaleno propone di superare la legge 30 e di affermare il contratto a tempo pieno e indeterminato come forma ordinaria del rapporto di lavoro; di rafforzare la tutela dell’articolo 18 contro i licenziamenti ingiustificati; di cancellare dall’ordinamento le forme di lavoro co.co.co, co.co.pro e le false partite IVA.
3. Dignità e diritti nel lavoro: salari, fisco e redistribuzione del reddito
Nel 2003 ai lavoratori toccava il 48,9% del reddito prodotto nel Paese, nel 1972 era il 59,2%. Oggi la quota dei redditi da lavoro dipendente è ulteriormente diminuita.
Secondo i dati della Banca d’Italia, dal 2000 al 2006 prezzi e tariffe sono notevolmente
aumentati e i salari sono rimasti invariati.
La Sinistra l’Arcobaleno vuole fissare per legge il salario orario minimo per garantire
una retribuzione mensile netta di almeno 1000 euro; propone un meccanismo di recupero automatico annuale dell’inflazione reale; propone di elevare le detrazioni fiscali per i lavoratori dipendenti.
La Sinistra l’Arcobaleno vuole introdurre, come avviene in tutta Europa, un reddito
sociale per i giovani in cerca di occupazione e per i disoccupati di lungo periodo,
costituito da erogazioni monetarie e da un pacchetto di beni e servizi.
La Sinistra l’Arcobaleno propone di diminuire il prelievo fiscale per i redditi più bassi
portandoli dal 23 al 20%, contemporaneamente di aumentare la tassazione sulle
rendite finanziarie al 20%, di redistribuire il reddito ai lavoratori e alle lavoratrici attuando
immediatamente quanto previsto dalla Finanziaria di quest’anno, che destina loro tutto
l’extragettito maturato.
4. Laicità: lo spazio di libertà per tutti
Nei Paesi europei più avanzati, e non solo in Europa, i fondamentali diritti della persona sono tutelati e garantiti da una legislazione che ne salvaguarda la sfera personale, nel
rispetto della libertà di scelta di ciascuna e di ciascuno.
Da noi non è così.
La Sinistra l’Arcobaleno afferma l’uguaglianza sostanziale dei diritti delle persone
omosessuali e propone il riconoscimento pubblico delle unioni civili.
La Sinistra l’Arcobaleno ritiene che ognuna e ognuno abbia il diritto di decidere del
proprio corpo e della propria vita e propone una legge sul testamento biologico.
5. Libertà e autodeterminazione femminile
Nemmeno negli anni ’70 l’attacco alla libertà delle donne è stato tanto feroce; addirittura c’è chi propone una moratoria contro l’aborto chiamando “assassine” le donne. La Sinistra l’Arcobaleno propone interventi affinché la legge 194 sia applicata estendendo in tutto il Paese la rete dei consultori e introducendo in via definitiva la pillola RU 486 come tecnica non chirurgica di intervento che può essere scelta dalle donne; una nuova legge sulla fecondazione assistita per eliminare gli ingiusti divieti della legge 40, lesivi della libertà di scelta delle donne e del diritto costituzionale alla tutela della salute; una norma che persegua tutte le forme di discriminazione basate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere.
6. La pace, il disarmo
L’Italia è al 32° posto per la ricerca scientifica e al 7° posto nella classifica mondiale delle spese in armamenti.
Con i soldi spesi per comprare un solo caccia Euro Fighter si potrebbero costruire 100 asili.
La Sinistra l’Arcobaleno ritiene che vada pienamente attuato l’art. 11 della Costituzione.
L’Italia non deve più partecipare a missioni al di fuori del comando politico e militare delle Nazioni Unite.
Vanno tagliate le spese per gli armamenti ed avviata la riconversione dell’industria
bellica applicando la legge 185.
Vogliamo una legge per la messa al bando delle armi nucleari dal nostro Paese.
Siamo contrari alla costruzione della nuova base militare a Vicenza ed è necessaria una
Conferenza nazionale sulle servitù militari per rimettere in discussione tutte le basi della
guerra preventiva presenti sul nostro territorio. Serve una nuova legge sulla cooperazione allo sviluppo.
7. Proteggere il pianeta: un Patto per il clima
Contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici è fondamentale per garantire una speranza di futuro all’umanità: senza adeguate misure ci saranno rischi certi per la salute e l’ambiente.
La Sinistra l’Arcobaleno rifiuta il nucleare e propone che entro il 2020 si superi il 20%
dell’energia prodotta da fonti rinnovabili e che le emissioni siano ridotte del 20%;
un grande investimento pubblico in pannelli solari su tutti i tetti delle case e degli edifici pubblici.
L’acqua è un bene comune e come tale deve essere pubblico.
La Sinistra l’Arcobaleno propone la ripubblicizzazione dei servizi idrici, una legge
quadro sul governo del suolo e l’inasprimento delle pene contro i reati ambientali
e le ecomafie.
8. Le “Grandi Opere” di cui il Paese ha bisogno
Sono necessari grandi investimenti per una diversa qualità dello sviluppo e una buona occupazione. Queste sono le nostre “Grandi Opere”: messa in sicurezza del territorio dal rischio sismico e da quello idrogeologico; investimenti per migliorare i servizi di trasporto per i pendolari e la mobilità nelle città con nuove metropolitane, linee tramviarie e mezzi a energia pulita.
Nei prossimi 5 anni 1000 treni per i pendolari.
Vanno abbandonati progetti inutili e dannosi come il Ponte sullo Stretto, il Mose a Venezia, la TAV in Val di Susa, a favore di interventi su nodi ferroviari urbani, infrastrutture ferroviarie nel Mezzogiorno e potenziamento dei valichi alpini. Investimenti sul trasporto merci su rotaia e sulle autostrade del mare.
Riduzione della produzione dei rifiuti, forti investimenti nella raccolta differenziata, misure concrete per il riciclaggio, impiego delle tecnologie più moderne ed avanzate.
9. Il diritto alla salute e le politiche sociali, indice di civiltà
L’Italia destina alla spesa sociale solo il 2,7% del PIL. In Germania, ad esempio, alla spesa sociale viene destinato l’8,3%. Il fallimento e la crisi dei sistemi che hanno introdotto il mercato nella sanità sono la dimostrazione ulteriore che solo il sistema sanitario pubblico e universalistico può dare risposte al bisogno di salute. La Sinistra l’Arcobaleno propone di adeguare il fondo sanitario nazionale al livello europeo, superare definitivamente i Ticket e le liste di attesa, inserire le cure odontoiatriche nei livelli essenziali del sistema sanitario. La Sinistra l’Arcobaleno propone una legge sulla non autosufficienza finanziando un fondo nazionale per almeno 1,5 miliardi di euro, l’aumento del fondo nazionale per le politiche sociali e l’indicazione di livelli essenziali delle prestazioni per eliminare la divaricazione fra regioni ricche e povere.
La Sinistra l’Arcobaleno lancia un piano di asili come cardine della rete dei servizi per le bambine e i bambini.
10. La casa è un diritto, non una merce
Dopo un ventennio di politiche di privatizzazione e deregolamentazione del mercato delle locazioni, il costo degli affitti raggiunge oggi il 50% del reddito e anche più e gli sfratti di chi non ce la fa apagare i canoni sono diventati il 70% del totale. L’Italia spende per la politica sociale della casa un decimo dell’Europa.
La Sinistra l’Arcobaleno afferma che non ci possano essere sfratti se non da casa a casa, propone un piano nazionale per l’edilizia sociale a cui destinare 1,5 miliardi di euro, che porti l’Italia al livello europeo, modificare la legge 431/98, abolendo il canale libero.
Vogliamo costituire un fondo a sostegno della ricontrattazione dei mutui di chi ha acquistato la prima casa e rischia di perdere l’alloggio ed eliminare l’ICI sulla prima casa non di lusso per i redditi medio-bassi.
11. Convivenza, inclusione, cittadinanza
Gli immigrati in Italia sono quasi 4 milioni, incidono per il 6,1% sul PIL, pagano quasi 1,87 miliardi di euro di tasse. Sono lavoratrici e lavoratori indispensabili per la nostra società, ma sono esclusi dall’accesso a molti diritti.
La normativa attuale impedisce l’ingresso legale nel nostro Paese, creando clandestinità e sottoponendo donne e uomini migranti ad una condizione di sfruttamento e precarietà estrema.
La Sinistra l’Arcobaleno ritiene indispensabile l’abolizione della legge Bossi-Fini, e l’approvazione di una nuova normativa che introduca l’ingresso per ricerca di lavoro, meccanismi di regolarizzazione permanente,
il diritto di voto alle elezioni amministrative, la chiusura dei CentriPermanenzaTemporanea, una legge sulla cittadinanza sulla base del principio dello jus soli.
12. Istruzione, formazione, università e ricerca: le vere risorse per il futuro
Gli iscritti e le iscritte alla scuola italiana di ogni ordine e grado sono 7.742.294, le risorse destinate all’istruzione e la formazione sono pari al 3,5% del PIL e non aumentano da molti anni. Nel nostro Paese gli investimenti in università e ricerca rappresentano l’1,1% del PIL contro l’1,87% dell’Europa a 25, il 2,7% degli USA, il 3,15% del Giappone.
La Sinistra l’Arcobaleno ritiene la laicità della scuola pubblica fondamentale a partire dal rispetto rigoroso del principio che le scuole private sono libere, ma senza oneri a carico dello Stato.
La Sinistra l’Arcobaleno propone la generalizzazione della scuola dell’infanzia, l’estensione del tempo pieno e prolungato, l’innalzamento dell’obbligo scolastico da fare nella scuola e da portare progressivamente a 18 anni; la valorizzazione del ruolo dell’insegnante come intellettuale educatore.
La Sinistra l’Arcobaleno propone di aumentare l’investimento pubblico in alta formazione e ricerca, nel corso della prossima legislatura, per raggiungere la media dei paesi OCSE; di rinnovare il sistema università e ricerca, anche con il reclutamento di 3000 giovani ricercatori l’anno per i prossimi 5 anni; di estendere il diritto allo studio elevando a 20.000 euro il limite di reddito per aver diritto alla borsa di studio.
13. Tagliare i privilegi, difendere la democrazia
La questione dei costi della politica non può essere separata dalla condizione generale del Paese: crescono le diseguaglianze e crescono i privilegi. E crescono anche gli intrecci tra affari e politica a partire dalle regioni meridionali ma non solo. La Sinistra l’Arcobaleno propone la riduzione del numero di parlamentari e di consiglieri regionali.
La retribuzione dei parlamentari italiani non deve essere superiore alla retribuzione media dei parlamentari degli altri Paesi europei.
È necessaria una legge che sottragga ai partiti le nomine, nella Sanità come negli altri settori pubblici, che stabilisca criteri che le Amministrazioni devono rispettare per garantire l’interesse pubblico e i principi del merito.
14. Una informazione libera, pluralista, democratica
L’Italia in questi anni è stata messa più volte sotto accusa dall’Unione Europea per carenza di pluralismo nell’informazione. Secondo l’ultimo rapporto USA sulla libertà di stampa, il nostro Paese occupa il 61° posto.
La Sinistra l’Arcobaleno propone l’abrogazione della “Legge Gasparri” e l’approvazione di una vera legge di sistema che imponga tetti antitrust e impedisca posizioni dominanti nelle comunicazioni e nell’industria culturale.
È assolutamente indispensabile approvare una vera legge sul conflitto di interessi.
Incendio Gazebo SinArc: da condannare e denunciare
Un attentato incendiario al Gazebo di Porta Romana, in Piazza Medaglie d'Oro, de La Sinistra, L'Arcobaleno. Alle prime ore del mattino di domenica 6 aprile, ieri, la struttura è stato appiccato il fuoco alla struttura elettorale da ignoti, apportando danni al materiale presente, mantenendo, però, fortunatamente, integro il gazebo. Non è, questo, un ato da sottovalutare. Qualche giorno prima, venerdì 4 aprile, c'è stata la presenza a Milano e in provincia della nostra candidata al Senato, Rita Borsellino, che ha pronunciato discorsi di denuncia di un sistema corrosivo mafioso che intacca anche il Nord, la Lombardia, ormai da tempo. E', quella di Rita, una candidatura esemplare, di forte spirito culturale di rinnovamento e di cambiamento, persona che da sempre si è schierata nella lotta contro la criminalità diffusa e organizzata, contro ogni sistema di potere e prevaricazione, contro le ingiustizie. Il gazebo viene bruciato esattamente il giorno seguente. E' un clima intimidatorio di ritorsione politica, di attacco violento alle realtà democratiche e progressiste che si indignano davanti a una regressione sociale e umana della collettività, verso una repressione dei diritti sociali delle lavoratrici e dei lavoratori, verso la negazione delle diversità, verso l'omologazione comportamentale, verso il pensiero unico dominante del mercato, verso l'affarismo senza scrupoli e amorale, verso l'individualismo, unico sostrato propedeutico a rendere la persona vulnerabile e ricattabile da parte del più potente.
La Sinistra, L'Arcobaleno ha subito denunciato l'accaduto, mobilitando per tutta la giornata di ieri compagfne e compagni, amiche e amici che hanno non solo espresso solidarietà, ma si sono attivati per ripristinare una situazione utile e funzionale al proseguimento della campagna elettorale. E' chiaro che siamo in un clima di emergenza democratica e non possiamo attendere che questo patrimonio, che è patrimonio di socialità e di giustizia, possa venire cancellato da atti intimidatori di bassa portata, di violenta matrice e di origine politica, di estrema destra.
Dobbiamo insieme, come forze democratiche e antifasciste, opporci a questo stato di cose e insieme difendere la cultura che proviene dalla lotta di Liberazione, scritta idealmente nelle pagine della nostra Costituzione Repubblicana. Quella Costituzione che come Sinistra, Arcobaleno proseguiamo non solo nel lungo percorso di difesa ma anche nel difficile e importante compito di attuazione per un Paese di libertà, eguaglianza e fratellanza.
Un caro saluto
Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano
"FORUM MILANO 2016"
PRIMI PROMOTORI:
Salvatore Amura, Vice Presidente associazione nuovo municipio
Fulvio Aurora
Antonello Boatti, Politecnico di milano
Giuseppe Boatti
Mauro Borromeo
Paolo Cagna Ninchi
Marco Cipriano
Chiara Cremonesi
Lucia De Cesaris, Avvocato e con direttrice della "Rivista giuridica dell'ambiente"
Damiano Giovanni Dalerba
Marco Dal Toso, Avvocato
Giuseppe Foglia
Gianluigi Forloni
Andrea Gaiardelli
Guido Galardi
Luca Gibillini
Nicola Iannaccone, Presidente ARCI ragazzi Comitato regionale Lombardia
Pino Landonio
Claudio Lesmo
Rolando Mastrodonato, Presidente "Vivi e progetta un'altra Milano"
Vladimiro Merlin
Pietro Mezzi
Guido Milani
Carlo Monguzzi
Luciano Muhlbauer
Giuliana Nichelini, Lega Italiana Nuove Famiglie
Gianni Pagliarini
Emanuele Patti, Vice Presidente Arci Milano
Dijana Pavlovic
Marco Pitzen, Sicet/QuartoOggiaro
Giorgio Riolo, Associazione Punto Rosso
Francesco Rizzati
Roberto Rosso, Attac Milano
Pippo Torri
Se questa è arte!!! Firmate e DIFFONDETE!!!
Parcheggio pubblico di via Valenza
Presentata in Consiglio di Zona 6 l'interrogazione riguardante il parcheggio pubblico di via Valenza.
Si chiede di provvedere ad una maggiore e più visibile segnaletica e far effettuare controlli serali e notturni alla Polizia Municipale per le numerose auto in sosta sull'alzaia naviglio Grande e nelle vie attorno al parcheggio
Mozione per assegnare la cittadinanza onoraria al Dalia Lama
Votata a maggioranza - ieri sera 3/4, in Consiglio di Zona 6 - la mozione presentata dai consiglieri della Sinistra zona 6 che chiede al Consiglio Comunale di assegnare la cittadinanza onoraria al Dalia Lama.
«Sì a pensione a vedovo gay»
«Salutiamo questa decisione che va nella direzione della lotta alla discriminazione - commenta la portavoce del commissario al lavoro Vladimir Spidla - il diritto a pretendere il pari trattamento dipende però dalla presenza o meno negli Stati membri di una legislazione che non discrimina le coppie gay nel diritto di famiglia. E ricordiamo che spetta agli stati membri legiferare sul diritto di famiglia, non alla Commissione». Anche l'Ilga, l'Associazione internazionale di gay e lesbiche, canta vittoria, pur con un pizzico di amaro in bocca: «La sentenza - afferma Patricia Prendeville, direttrice di Ilga Europa - elimina una discriminazione ma ne crea un'altra: i gay, le lesbiche e i transgender della Ue sono divisi in due categorie, tra chi risiede in un paese in cui può chiedere la pensione di reversibilità e chi in uno in cui è impossibile. Attendiamo con impazienza che la Ue elimini questa discriminazione basata sulla nazionalità e/o sul luogo di residenza». Peccato che fino ad ora Franco Frattini, ossia il commissario competente (al momento autosospesosi per la campagna elettorale), si è ben guardato dal prendere qualsiasi iniziativa per perorare il riconoscimento dei diritti dei gay, anche quelli maturati, per esempio, da una coppia italiana che si sposa in Spagna, Olanda o Belgio e poi torna a vivere in patria. E dire che questo è un ambito in cui Bruxelles ha margine di azione.
Tornando alla pensione di reversibilità, questa vittoria è il frutto di una battaglia personale, quella del tedesco Tadao Maruko. Nel 2001 Maruko costituiva un'unione solidale a norma di legge (tedesca) con il suo partner, di professione costumista teatrale e come tale iscritto fin dal 1959 alla Versorgungsanstalt der deutschen Bühnen, la cassa del personale artistico dei teatri tedeschi, l'Enpals teutonico. Nel 2005 il convivente di Maruko moriva, e allora quest'ultimo chiedeva alla Versorgungsanstalt di usufruire di una pensione di reversibilità, in quanto vedovo-partner. La domanda, però, veniva respinta: i partner superstiti di unioni solidali non hanno tale beneficio, diceva l'Enpals tedesca. Di diverso avviso la Corte Ue del Lussemburgo.
Appello autocritico al Voto di Bertinotti
Il balletto insopportabile della politica separata, ridotta al confronto tra due soli contendenti che si assomigliano nel linguaggio e nelle proposte.
E' la pulsione neocentrista come esito della transizione irrisolta della crisi sociale, economica e politica.
E' l'esito su cui esplicitamente puntano i centri di comando dell'economia, della finanza, dell'informazione e dei poteri forti. Una camicia di forza sull'intero sistema politico per rendere le istituzioni impermeabili alle istanze sociali e al conflitto democratico.
Solo così si può comprendere l'apparente paradosso di una crisi, esplosa nel ventre molle del centro moderato e pagata, invece, con una rottura con la sinistra.
Si vuole arrivare allo splash down: la cancellazione della sinistra come strumento per la normalizzazione del caso italiano. Un obiettivo di fase che sta dentro un processo di americanizzazione di più lunga lena di cui va colta l'ispirazione di fondo: il conflitto di classe è ineliminabile ma da esso può essere cancellata la rappresentanza politica e negata la politicità. Esso può esprimersi anche in forme radicali e diffuse ma senza che possa avere la capacità di scalare il livello della proposta generale di cambiamento. Esso va, quindi, sterilizzato dal punto di vista della possibilità di incisione nelle scelte di società.
C'è stata un'altra campagna elettorale, quella che abbiamo vissuto come Sinistra L'Arcobaleno, fatta di mille incontri, dibattiti, comizi. La campagna elettorale vissuta come l'aggiornamento dell'inchiesta sullo stato del paese reale.
Questa ci restituisce l'immagine di un paese sospeso tra ansia di cambiamento e sfiducia. Due facce anche qui che si sovrappongono. Nulla è semplice o può essere semplificato: questa rappresentazione doppia è dentro il corpo vivo e ferito del popolo della sinistra.
Non possiamo rivolgerci a questo popolo senza una autocritica sul tempo breve della crisi e sul processo di lungo respiro della ricostruzione della sinistra.
Non possiamo rivolgerci ad esso senza un bilancio di verità sui due anni di governo in cui la sinistra ha assunto ruoli importanti di responsabilità di governo e istituzionale.
Nei fatti, è stata smentita l'idea della permeabilità di quel governo da parte dei movimenti. Esso è stato assai più permeabile ai poteri forti che ne hanno condizionato le scelte attraverso la penetrazione dentro le principali forze che lo sostenevano: sulla redistribuzione del reddito, sulla lotta alla precarietà, sull'estensione dei diritti civili e così via. Così è ripiombato nella logica dei due tempi.
Abbiamo colto il senso di quell'esito.
La Sinistra si presenta autonomamente alle elezioni. Non è una condizione a tempo. Sarà autonoma ugualmente dopo il voto.
Al popolo di sinistra, ci rivolgiamo con l'avvio di un nuovo processo di aggregazione.
Il progetto che la sinistra italiana presenta alla prova elettorale, ovvero la Sinistra L'Arcobaleno, è quello necessario. Ma non è ancora sufficiente.
La questione decisiva si ripropone e chiama in causa la capacità di tutti e di ognuno, a partire dai gruppi dirigenti degli attuali partiti, di mettersi in discussione dentro un processo partecipativo. Il vero punto di applicazione del processo unitario è, quindi, quello di aprirsi alla partecipazione, di cessare di essere vissuto come elemento proprietario dei partiti che chiamano associazioni e singoli ma non li rendono protagonisti a pari titolo.
Concludo con due argomenti che sono anche l'assunzione di una responsabilità solenne.
La sinistra italiana ha una grande tradizione: dalla storia del Partito Comunista, alle esperienze socialiste e alle altre forze della sinistra politica che hanno fatto la storia e costruito la democrazia di questo paese, alle organizzazioni del lavoro e del conflitto di classe, a quella sinistra sociale e dei movimenti che ha innervato il tessuto partecipativo più attivo, a quelle culture politiche di trasformazione, dal femminismo all'ambientalismo critico, al pacifismo che sono fondative della nuova sinistra. Il movimento altermondialista, la sua domanda di un altro mondo possibile, ne hanno riaperto la strada per il futuro. Ci vuole il nostro, il vostro concorso perché si concretizzi, perché si riprenda il cammino. Ci vogliono sentimenti caldi, passione, emozione. Dobbiamo metterli in opera.
Non si illudano: l'anomalia del caso italiano non sarà cancellata. Questo è il voto utile che chiediamo a tutte le donne e gli uomini di sinistra.
Qualsiasi esito del voto, non metterà in discussione il processo unitario in atto.
Abbiamo la forza di innovarci e cambiare per reggere la sfida di oggi, invertendo il processo di divisione e frantumazione. La Sinistra L'Arcobaleno è questo progetto, non è l'espediente per l'oggi ma l'investimento per il futuro.
Il 15 aprile parte il processo costituente della nuova sinistra. Fausto Bertinotti